Assunzioni Saf, indagini chiuse
La procura di Cassino, a conclusione di complesse ed articolate indagini finalizzate all’accertamento della corretta gestione della Società Ambiente Frosinone S.p.a. (SAF), ha inviato gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari nei confronti del Presidente pro tempore, Mauro Vicano, del Consigliere, Antonio Risi, nonché dei dipendenti, Cirillo Pasquale e Materiale Laura. Gli stessi hanno venti giorni di tempo per produre memorie difensive, rilasciare dichiarazioni e chiedere di essere sottoposti a interrogatori. Spetterà poi al giudice decidere se aprire un processo nei loro confronti.
Le indagini
Le investigazioni, corrodinate dai sostituti procuratori Nomi Bulgarini e De Franco, rivolte in particolare alla verifica delle procedure di assunzione del personale e di affidamento degli incarichi per l’effettuazione di consulenze, sono state delegate al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Frosinone, che ha proceduto ad acquisire ed esaminare copiosa documentazione, ricostruendo mediante l’escussione di numerose persone e l’effettuazione di mirati accertamenti finanziari, i principali aspetti gestionali relativamente al periodo 2014-2017.
Le accuse
Vicano Mauro, secondo l’accusa, avrebbe permesso l’assunzione diretta, quali dipendenti presso la SAF, degli avvocati, Materiale Laura e Cirillo Pasquale, in violazione della normativa vigente che sancisce l’accesso nella Pubblica Amministrazione esclusivamente mediante procedure selettive con evidenza pubblica. Il Presidente, inoltre in concorso con il consigliere di amministrazione pro tempore Risi Antonio, nel giugno 2016, avrebbe proceduto all’assunzione diretta, senza alcuna selezione pubblica, di un’altra persona, senza procedere all’attivazione delle necessarie procedure ad evidenza pubblica e senza sottoporre preventivamente la propria decisione all’approvazione del Consiglio di Amministrazione, come previsto dallo Statuto societario. Infine, in diverse circostanze, avrebbe affidato incarichi professionali e accettato proposte di consulenze in via diretta, in violazione delle norme che impongono alle società a partecipazione pubblica di rispettare i principi, anche di derivazione europea, di trasparenza, pubblicità, imparzialità e pari opportunità.
