Operazione “Due Leoni”, nuovi sigilli alle ville dei rom
Tornano sotto sequestro le ville di una nota famiglia rom di Cassino. I giudici della Suprema Corte di Cassazione si sono pronunciati relativamente al ricorso presentato dalla PM di Cassino, Alfredo Mattei, inerente la restituzione da parte del tribunale del Riesame. Carabinieri e Guardia di Finanza hanno sigillato nuovamente i beni che sarebbero provento di attività illecita.
La ricostruzione
L’ indagine denominata “I Due Leoni”, condotta dalla Procura della Repubblica di Cassino, si è conclusa, a marzo 2018, con l’esecuzione di sette misure cautelari personali (due in carcere e cinque agli arresti domiciliari) nonché con il sequestro di beni mobili e immobili, per un valore complessivo stimato in circa 1.500.000,00 euro, fra i quali anche le due ville di via Selvotta a Cassino. Contro tale provvedimento, la difesa dei rom ha avanzato richiesta di dissequestro al Tribunale di Frosinone (Sezione Riesame), che ha accolto l’istanza e dissequestrato solo le ville. Ma il pm titolare dell’indagine, Alfredo Mattei, ha avanzato ricorso per Cassazione, chiedendo il ripristino della misura cautelare reale sulle due ville. La Suprema Corte ha, quindi, annullato l’ordinanza di dissequestro e il Tribunale di Frosinone (Sezione del Riesame) è rientrato nel merito della prima decisione, e con propria ordinanza del 16 novembre 2018 ha confermato il primo sequestro emesso dal GIP di Cassino il 7 marzo. Oggi, quindi, i carabinieri di Cassino e il Gruppo della Guardia di Finanza di Cassino hanno proceduto all’esecuzione del provvedimento, sottoponendo nuovamente a sequestro le due ville.

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