Ecco il grande gelo: temperature in picchiata e neve a bassa quota
Nelle prossime ore si farà ancora più netto l’afflusso dei freddi venti da nord-est che soffiano dai Balcani verso la nostra penisola, con calo termico importante sulle regioni adriatiche e in gran parte del meridione dove è attesa anche la neve.
Piogge stanno già interessando le regioni adriatiche centrali, soprattutto le Marche e l’Abruzzo, ma sarà nelle prossime ore che si avrà un’intensificazione delle precipitazioni su queste regioni con quota neve in deciso calo e venti forti dai quadranti settentrionali.
Peggiora tra stasera e domani
La prima fase di questo peggioramento si vivrà soprattutto tra la serata di oggi e la mattinata di domani quando i fenomeni dovrebbero interessare entrambe le regioni, Marche ed Abruzzo. In questa fase però le precipitazioni risulteranno più scarse nel nord delle Marche, soprattutto tra anconetano e pesarese.
La situazione tenderà a migliorare temporaneamente nel corso della tarda mattinata di domani a cominciare dalle Marche e con successiva attenuazione dei fenomeni anche sull’Abruzzo nel pomeriggio, ma con alcuni sporadici ancora possibili. In serata nuovo e più intenso peggioramento interesserà entrambe le regioni, con i fenomeni più abbondanti dall’anconetano in giù ma possibili un po’ ovunque.
Molte le città che vedranno la neve
Entro la giornata di venerdì molte città delle Marche e dell’Abruzzo vedranno la neve, che risulterà più intensa in quelle abruzzesi, soprattutto tra chietino e pescarese. Pesaro, Ancona, Macerata, Urbino, Fermo, Ascoli Piceno, Teramo, Chieti, L’Aquila e Pescara sono le principali città delle due regioni che vedranno con molta probabilità la neve. Accumuli saranno altamente probabili nel sud delle Marche e in Abruzzo, in modo particolare in quest’ultima regione, dove anche le coste potrebbero vedere alcuni centimetri al suolo.
Temperature pienamente invernali
Le temperature diverranno pienamente invernali e si manterranno tali soprattutto nella giornata di giovedì, venerdì e sabato, quando le massime però guadagneranno qualche grado. Temperature diurne sotto lo zero nelle zone interne delle due regioni, prossime allo zero o poco superiori in pianura e lungo le zone costiere. Questa ondata fredda avrà una durata di circa 96 ore, poi la situazione risulta molto incerta dall’Epifania in avanti.