Qualità della vita, Frosinone non decolla

Siamo lì. Inchiodati all’83esimo posto. A Frosinone nulla si muove. E’ quanto emerge dall’annuale classifica sulla qualità della vita redatta da Italia Oggi in collaborazione con l’Università La Sapienza.  Nel Lazio soltanto la capitale riesce a fare peggio di noi: 85° posto e 18 posizioni perse in un anno.  In testa c’è Viterbo:  48° posto e 16  posizioni in più rispetto allo scorso anni. Rieti, invece, è al 52° posto. Latina è in  71esima, 10 in più rispetto allo scorso anno. La classifica è stata stilata tenendo conto di 9 parametri: affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero e tenore di vita. Gli indicatori presi in considerazione sono stati 84.

Le città dove si vive meglio

Bolzano è ancora una volta la provincia in cui si vive meglio, seguita da Trento e Belluno. a provincia peggiore d’Italia è la calabrese Vibo Valentia. In fondo alla classifica si posizionano inoltre Catania, Napoli, Siracusa e Palermo.

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Il posto ideale conta mediamente centomila abitanti

Il 2018 complessivamente può essere considerato l’anno delle conferme, sia di alcune performance sia di alcune tendenze emerse nelle precedenti indagini. In primo luogo, è ormai regola che la qualità della vita in Italia è prerogativa delle piccole e medie città del Nord-Est e, in misura minore, del centro: nelle prime 35 posizioni della classifica solo Aosta fa eccezione. Tuttavia, si segnala anche che da qualche anno sta venendo meno la frammentazione della classica polarità Nord-Sud, come dimostra nel 2018 l’ascesa di Teramo e Matera nella prima metà della classifica. Altra tendenza che emerge dalla parte alta della graduatoria è che la città ideale ha mediamente 100 mila abitanti. Nelle prime 40 posizioni, infatti, solo Verona e Padova hanno poco più di 200 mila abitanti, mentre Brescia, Parma, Modena, Reggio Emilia, Bergamo, Trento, Forli, Vicenza, Bolzano e Piacenza ne hanno più di 100 mila, tutte le altre 28 città hanno un numero di abitanti inferiore. Una tendenza confermata, di converso, dalle (pessime) posizioni di classifica delle città più grandi: Milano è al 55° posto, Torino è al 78°, Roma all’85°, Palermo al 106° e Napoli al 108°. E la più grande di tutte, Roma, segna quest’anno un forte balzo all’indietro, perdendo 18 posizioni rispetto all’anno scorso, mentre le altre sono sostanzialmente stabili.

Venezia sprofonda

Tendenzialmente, comunque, nei capoluoghi di regione la qualità della vita è aumentata, salvo che in sette città: oltre a Bari e a Firenze, a Catanzaro (dal 92esimo al 95esimo posto), all’Aquila (dal 68esimo al 72esimo), a Potenza, che ha perso 20 posizioni (ora è 64esima), arretramento simile a Venezia (al 62esimo dal 41esimo posto). Anche la già citata Torino, al 78esimo posto, ha perso una posizione. Stabile invece la qualità della vita a Napoli (108) e a Palermo (106), che si mantengono sui medesimi livelli del 2017.

Gianluca Trento

Giornalista dei quotidiani online "LaProvinciaQuotidiano.it" e "TuNews24.it" e del settimanale cartaceo "Tu News". In passato è stato anche Direttore Editoriale de "La Provincia", Direttore Responsabile del quotidiano "Ciociaria Oggi", Condirettore de "Il quotidiano della Ciociaria", giornalista di "Paese Sera", del settimanale "L’Inchiesta" e del quotidiano online "Il Corriere della Provincia".

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