Oculistica, a qualcuno fa comodo girare lo sguardo

Il calvario delle liste d’attesa e i soliti attacchi, generici e generalisti, per non pestare i piedi a chi può sempre tornare utile, contro i tempi biblici per sottoporsi a una radiografia, una visita o un esame specialistico. Questo accade nella sanità pubblica della provincia di Frosinone. E si ferma qui. Perché poi, quando il problema è definito e definibile, il passo successivo (leggasi: il coraggio di chiamare con nome e cognome chi ne è direttamente responsabile) non lo fa mai davvero nessuno. Politici in primis.

E invece sarebbe il caso di farlo se realmente si fosse interessati a risolvere quella che ormai è diventata una ‘costante sanitaria’, buona soltanto da usare per darsi una spruzzata di populismo sul completo da indossare nelle convention da campagna elettorale.

Cosa accade nell’Unità di Oculistica

Prendiamo il caso della Uosd – Unità operativa semplice dipartimentale – Oculistica Vitreoretinica di Frosinone (e quindi anche di Alatri e Sora): il responsabile è il dirigente medico Luigi Baglioni. Ebbene: dal momento che l’Unità è ‘una e trina’, ci si aspetterebbe che la lista d’attesa fosse unica e che gli interventi venissero prenotati secondo un ordine che non fa differenze fra i tre poli.

Eppure pare proprio che se 180 sono i giorni di attesa per essere sottoposti a un intervento di cataratta all’ospedale ‘Fabrizio Spaziani’ del capoluogo, al ‘Santissima Trinità’ di Sora per la stessa operazione ne servirebbero al massimo 30. Il record lo detiene il ‘San Benedetto’ di Alatri, dove la cadenza sarebbe addirittura settimanale.

Un’unica unità operativa, tre velocità

Ora, se Frosinone registra sei unità operative nel reparto, Sora soltanto due e Alatri può contare su un unico medico, l’incongruenza è assolutamente compiuta e la domanda piuttosto scontata: perché? Se lo è chiesto (e lo ha chiesto anche a Procura, Corte dei Conti, Nas, Zingaretti, direttore sanitario di Sora e Frosinone, responsabile Uosd di Oculistica, commissario Macchitella e svariati altri direttori) il segretario generale della Fials di Frosinone, Francesco D’Angelo. Correva il giorno 12 del mese di luglio dell’anno 2017. Riscontri ottenuti: a quanto pare nessuno, dal momento che la lista d’attesa, teoricamente unica, continua a viaggiare a tre diverse velocità.

Quattro mesi dopo, il 24 novembre, sono il direttore del dipartimento ospedaliero, il dottor Riziero Fini, e quello sanitario Eleuterio D’Ambrosio a chiedere al responsabile della Uosd Oculistica, il dottor Luigi Baglioni, di unificare i turni di pronta disponibilità Oculistica (Sora e Frosinone) prevedendoli esclusivamente presso il polo ospedaliero del capoluogo, mantenendo comunque l’attività chirurgica a Sora e Alatri. “Al fine di abbattere in modo uniforme le liste di attesa – si legge nella nota – dal 01/12/17 va predisposta una lista di attesa unica”.

Passati i re magi e digerito il panettone, a Oculistica è arrivato San Valentino, la festa delle donne (due giorni prima i dirigenti medici in servizio a Frosinone hanno chiesto un sollecito scritto), Pasqua e Ferragosto. Feste diverse, stesso filo conduttore: gli occhi non li ha aperti nessuno. L’oratoria latina arriva in nostro soccorso: cui prodest? Vale a dire: a chi fa comodo non vedere?

 

Gianluca Trento

Giornalista dei quotidiani online "LaProvinciaQuotidiano.it" e "TuNews24.it" e del settimanale cartaceo "Tu News". In passato è stato anche Direttore Editoriale de "La Provincia", Direttore Responsabile del quotidiano "Ciociaria Oggi", Condirettore de "Il quotidiano della Ciociaria", giornalista di "Paese Sera", del settimanale "L’Inchiesta" e del quotidiano online "Il Corriere della Provincia".

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