Bando ufficio stampa Ater: il sindacato dei giornalisti dice no

Bando per l’affidamento dell’incarico da responsabile dell’ufficio stampa dell’Ater di Frosinone: l’Associazione “Stampa Romana” chiede l’annullamento in autotutela dell’avviso pubblico.

Dopo le perplessità sollevate in merito alla formulazione dell’avviso pubblico emanato dall’Azienda territoriale di edilizia residenziale della provincia di Frosinone (l’anomalia più evidente, oltre ai tempi eccessivamente ridotti della pubblicazione, è l’assenza di un requisito fondamentale quale quello dell’iscrizione all’Ordine dei giornalisti), oggi a intervenire è il sindacato dei giornalisti con una nota a firma congiunta del segretario dell’associazione “Stampa Romana”, Lazzaro Pappagallo, e della presidente della Consulta degli uffici stampa, Renata Palma.

Il segretario di Asr Lazzaro Pappagallo

La presa di posizione del sindacato dei giornalisti

“Ancora una volta – si legge nella nota di Pappagallo e Palma –  registriamo un avviso pubblico per ufficio stampa che non tiene nel minimo conto i criteri previsti dalla legge 150 del 2000. A pubblicarlo per cinque giorni a metà ottobre l’Ater di Frosinone.

L’avviso pubblico per manifestazione di interesse per l’affidamento dell’incarico di responsabile della struttura di particolare rilievo “ufficio stampa” presenta una serie di evidenti anomalie. Tra i requisiti per ottenere la consulenza semestrale, prorogabile per altri sei mesi per un compenso lordo annuo di 24mila euro, non c’è l’iscrizione all’Ordine dei giornalisti.  Basterebbe già questo a bloccare la procedura.

Ci sono tuttavia altre questioni irricevibili relative alla trasparenza dell’avviso. La valutazione delle candidature potrà essere sottoposta a una Commissione.  Inoltre l’azienda si riserva di non redigere all’esito della selezione alcuna formale graduatoria. Insomma c’è abbastanza materiale per annullare in autotutela l’avviso pubblico. Stampa Romana provvederà con pec a notificare le contestazioni all’Ater di Frosinone”.

Il precedente

Non sei giornalista? Non sei iscritto a nessuno dei due albi per svolgere questa professione? Sei tra i pochissimi (forse l’unico/a) entrati nel sito internet dell’Ater di Frosinone dal 12 al 16 ottobre (nota bene: cinque giorni inclusi sabato e domenica) perché prevedevi che in quel brevissimo lasso di tempo sarebbe comparso un link che fa al caso tuo? Beh, allora sei il candidato ideale per ricoprire l’incarico di responsabile dell’Ufficio Stampa dell’Azienda territoriale di edilizia residenziale della provincia di Frosinone.

Che, con una rapidità tanto insolita quanto sospetta per qualsiasi ente pubblico (pensiamo se i tempi fossero gli stessi per cacciare dagli alloggi chi li occupa impropriamente o per assegnarli a famiglie indigenti costretti a vivere nei garage se non addirittura nelle auto!), ha emanato una delibera commissariale l’11 ottobre scorso, la numero 25, a firma del commissario Sergio Cippitelli e, il giorno successivo, l’ha pubblicata sul sito internet.

Il commissario Ater Sergio Cippitelli

Peccato, però, che non solo la notizia sia rimasta confinata lì ma, cosa ancora più strana (per chi ancora pensa, povero illuso, che le procedure pubbliche abbiano tutte un percorso specchiato..) è che la data di scadenza per la presentazione della domanda sia stata fissata appena cinque giorni dopo la pubblicazione, festivi inclusi. Quello che salta subito agli occhi, poi, è una clamorosa, se non addirittura invalidante, mancanza all’interno del capitolo relativo ai requisiti e alle competenze richieste per rispondere al bando: occorrono la laurea, la conoscenza dell’inglese e l’esperienza presso enti pubblici nel settore delle relazioni pubbliche. Ma non si tratta di un incarico da titolare di un ufficio stampa? Certo che sì, e allora perché non si legge da nessuna parte che requisito imprescindibile per il candidato deve essere quanto meno l’iscrizione all’albo dei pubblicisti, se non addirittura (il che trattandosi di responsabile sarebbe pure auspicabile) a quello dei giornalisti professionisti?

Il dubbio, situato in un confine molto labile tra certezza e certezza, è quello di interpretare l’assenza del requisito principe come una ‘semplice dimenticanza’ del direttore generale Ater, la dottoressa Nicoletta Paniccia, che ha redatto l’avviso. Altra anomalia: i tempi da guinness. Non brevi, non ristretti, praticamente inesistenti. Se l’Ater aveva tutta questa fretta di individuare una figura che curasse la comunicazione dell’ente, avrebbe potuto procedere in anticipo, considerando che l’insediamento del nuovo commissario Sergio Cippitelli porta la data del 27 giugno 2018,  quando il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, lo ha nominato con il decreto numero 154.

La schermata del sito internet dell’Ater

Più di tre mesi, dunque, per redigere un avviso pubblico lacunoso e discutibile per individuare chi curi la comunicazione di un ente che serve un territorio di 91 comuni e quasi cinquecentomila abitanti; ma solo cinque giorni, inclusi i festivi, per dare modo a quanti (o più semplicemente a chi ha avuto la fortuna di essere collegato h24 sul sito internet dell’Ater, l’unico su cui è apparso questo bando) di inviare la manifestazione di interesse all’indirizzo pec dell’ente.

E la domanda sorge spontanea…

Decine di domande sorgono spontanee, una su tutte: se si può affidare un incarico da responsabile di un ufficio stampa senza che la sua iscrizione all’Ordine dei giornalisti sia un requisito vincolante, stessa bislacca procedura potrebbe essere applicata a chi vuole concorrere a primario di un reparto ospedaliero senza essere iscritto all’ordine dei medici o a colui che vuole entrare in un’aula di tribunale per difendere un cittadino senza figurare nell’Albo degli avvocati? Non è la risposta ad essere scontata ma la domanda superflua. Quindi, delle due l’una: o il governo gialloverde ha eliminato, con un colpo di bianchetto, tutti gli ordini professionali oppure l’Ater ha chiesto e ottenuto una deroga (si perdoni l’eufemismo) alle più elementari norme che regolano l’affidamento di una consulenza. Qualcuno dovrà rispondere e qualcun altro dimostrare che questo bando sia regolare. E non più tardi di cinque giorni, festivi inclusi.

I curricula presentati

Le indiscrezioni sui tre curricula pervenuti all’Azienda territoriale di edilizia residenziale, guidata dal commissario Sergio Cippitelli, parlano di tre donne. Una di queste è la trentaquattrenne di Isola del Liri, Annalisa Pantone, che ha collaborato con diverse testate on line e cartacee locali, come Tu News e Lazio Tv.

La Pantone, in effetti, è regolarmente iscritta all’albo dei pubblicisti, e deve esserle sembrato quanto meno bizzarro che tra i requisiti del bando non figurasse quello, vincolante ripetiamo – non siamo noi a dirlo ma l’articolo 9 della legge 150 del 2000 sugli uffici stampa – dell’appartenenza all’Ordine. Ha pensato, invece, che certamente avrebbe giocato a suo favore appartenere a una delle categorie dei giornalisti (l’altra è quella dei professionisti) dal momento che il ruolo richiesto era, appunto, responsabile di un ufficio stampa.

Una corsa tutta rosa

Alla medesima conclusione deve essere giunta la seconda aspirante, della quale però ci riserviamo di rendere note in seguito le generalità. Sappiamo che anche lei proviene dell’area del Sorano e che, sempre secondo voci di corridoio, sarebbe parimenti iscritta all’Ordine. Ma la vera curiosità è quella che, se confermata, susciterebbe il terzo curriculum. Sul nome ci sono almeno due opzioni, una delle quali (stranamente viene da dire) priva del ‘requisito assente’ nel bando.

Gianluca Trento

Giornalista dei quotidiani online "LaProvinciaQuotidiano.it" e "TuNews24.it" e del settimanale cartaceo "Tu News". In passato è stato anche Direttore Editoriale de "La Provincia", Direttore Responsabile del quotidiano "Ciociaria Oggi", Condirettore de "Il quotidiano della Ciociaria", giornalista di "Paese Sera", del settimanale "L’Inchiesta" e del quotidiano online "Il Corriere della Provincia".

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