Omicidio Monteiro, Gabriele Bianchi: Willy non l’ho toccato neanche con un dito: il 4 luglio la sentenza

“Willy merita giustizia come la merita la sua famiglia. Vorrei poter tornare a quella maledetta notte e cambiare tutto. Io sogno ancora di tornare dalla mia famiglia e crescere mio figlio”. E’ quanto affermato nel corso di dichiarazioni spontanee davanti alla Corte d’Assise di Frosinone da Gabriele Bianchi, uno dei quattro accusati dell’omicidio di Willy Monteiro Duarte, il giovane massacrato di botte a Colleferro nel settembre del 2020. Per Bianchi e suo fratello Marco la procura di Velletri ha chiesto l’ergastolo. “Willy – ha aggiu nto – non l’ho toccato nemmeno con un dito. Io non sarei stato in grado, nemmeno se lo avessi voluto, di fare quello di cui mi si accusa”. Oggi si sono concluse le arringhe degli avvocati difensori dei fratelli Bianchi che hanno sottolineato le incoerenze delle tante testimonianze che inchioderebbero i due. Per la sentenza del processo si dovrà adesso attendere la prossima udienza, fissata per il 4 di luglio

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