Cassino: troppi assembramenti nelle piazze. Il sindaco le fa diventare ‘zone rosse’
Un weekend troppo ‘affollato’ nelle piazze della movida di Cassino. E, così, sulla scorta di quanto rilevato dal primo cittadino Salera, ecco che per la città martire e i suoi giovani, principalmente, arriva la stretta.
Porta la data di oggi, 9 novembre, infatti, un’ordinanza che Salera ha emanato per evitare situazioni di assembramento come quelle che si sono registrate nel fine settimana appena trascorso, quando zone come Piazza Labriola, Corso della Repubblica, Piazza XV Febbraio, Via Falese e vie limitrofe, sono state letteralmente prese d’assalto da giovani, in barba alle regole del distanziamento sociale.

Il contenuto dell’ordinanza
Così, a partire da oggi e fino al prossimo 3 dicembre 2020, il sindaco ha stabilito che, ferme restando le limitazioni di cui ai punti precedenti della presente ordinanza, le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5.00 sino alle ore 18.00 con consumo al tavolo e con un massimo di quattro persone per tavolo; è fatto obbligo agli esercenti di esporre all’ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale medesimo; è vietata in ogni caso la consumazione sul posto e nelle adiacenze dell’esercizio degli alimenti e delle bevande acquistate per asporto; a tal fine, per adiacenze, si intendono la strada o la piazza in cui è ubicato l’esercizio, nonché gli altri spazi pubblici nel raggio di 50 metri dall’ingresso dell’esercizio di ristorazione; resta fermo in tutti i casi l’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.

Aree con nuove limitazioni
In Piazza Labriola, Corso della Repubblica, Piazza XV Febbraio, Via Falese, Via E. De Nicola, Via Tommaso Piano, Via Lombardia e Via XX Settembre è disposta una limitazione dell’accesso che comporta il divieto di stazionamento nell’area per le persone e la possibilità di attraversamento dell’area solo per accedere agli esercizi commerciali legittimamente aperti ed alle abitazioni private compresi nell’area e per il deflusso dall’area.
La violazione dei divieti imposti dalla presente ordinanza è punita con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 400 euro a 1.000 euro.


