Controlli per il coronavirus, ancora una raffica di denunce per scuse banali
Dall’inizio dell’emergenza coronavirus sono state controllate in provincia di Frosinone 2.903 persone ed effettuate 1.126 verifiche negli esercizi pubblici. Denunciate dai carabinieri ben 191 persone, di cui 9 gestori di esercizi commerciali. Inoltre, nella giornata di giovedì, sono state deferite altre 49 persone.
Casi particolari
A Ripi un ragazzo, per giustificarsi, ha affermato che stava andando dalla fidanzata per consegnarle una mascherina. Una 50enne di Ceccano, invece, venditrice di autovetture, ha riferito falsamente che avrebbe dovuto ritirare un veicolo, nonostante la sua attività risulti attualmente chiusa. Mentre a Guarcino è stato denunciato un 67enne, il quale, fermato a bordo della propria auto con i suoi cani, ha dichiarato di voler andare in montagna per una fare passeggiata. Tutte scuse che i carabinieri hanno ritenuto non attendibili.
Tutti le operazioni
A Ferentino è stato deferito un giovane di Supino; ad Anagni un uomo di Colleferro; a Frosinone tre giovani e una 72enne; a Supino tre ragazzi di Patrica; a Pofi un giovane di Amaseno; a Ripi 6 persone; a Cassino due giovani del posto, a Sant’Elia Fiumerapido 2 persone; a Cervaro due uomini; a Sant’Ambrogio sul Garigliano quattro persone del posto; ad Alatri 4 giovani della città, una 50enne di Ceccano nonché un 52enne e una 48enne entrambi di Boville Ernica; a Fiuggi sono stati denunciati un pakistano e un albanese residenti in città; a Trevi nel Lazio un 54enne di Fiuggi; a Guarcino un 67enne; a Veroli due uomini di Frosinone; ad Arce, Pontecorvo, Aquino e San Giorgio a Liri sono state denunciate 8 persone.


