Il capitano Salvini scalda una Veroli bagnata
Una felpa blu con la scritta Veroli in giallo. Una folla nascosta sotto gli ombrelli che grida “Matteo, Matteo, Matteo!”. Appena pochi istanti e già sulla pagina Facebook appare il centro storico della città ernica. L’esordio con una battuta: “Farà freddo come temperatura, però è una piazza caldissima”.
Il leader della Lega sa come scaldare gli animi. Sul palco, “scortato” dai parlamentari Zicchieri, Rufa e Gerardi e il candidato sindaco Marco Bussagli. Ma una presenza più di tutte spicca proprio dietro il vicepremier: è il primo cittadino di Frosinone Nicola Ottaviani. È il segno che ormai è sul Carroccio.
L’intervento
Salvini esordisce con l’ultimo atto che ha firmato poco prima di arrivare in Ciociaria: “la diffida all’ennesima nave dell’ong che ha raccolto immigrati e vorrebbe arrivare in Italia”. Ne ha per tutti: da Berlusconi a Di Maio, passando per Zingaretti, fino all’Europa che deve essere più a misura d’Italia.
La pioggia: sono le lacrime della Fornero
Quindici minuti di intervento, senza prendere fiato, nel corso del quale ha toccato diversi temi, a cominciare dal decreto sicurezza, all’immigrazione, dai costi della sicurezza, all’occupazione, fino alle pensioni con quota cento, su cui non ha risparmiato l’ironia, dopo aver contato tra i presenti chi usufruirà della misura introdotta dal governo gialloverde. Riferendosi alla pioggia ha detto: “Evidentemente queste sono le lacrime della Fornero che sta piangendo, perché abbiamo smontato la sua legge”.
E alla fine, per ringraziare i tanti sostenitori che lo hanno aspettato e poi ascoltato sotto l’acqua, non ha mancato di proporsi per i selfie ricordo.
Ecco il video completo del discorso


