Caso Ruberti, raffica di interrogatori sull’uso del video e su una possibile compravendita
Dopo una prima fase di indagine conoscitiva, si va verso l’apertura di un’inchiesta giudiziaria sul ‘caso Albino Ruberti’, capo di gabinetto del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che si è dimesso dopo la diffusione di alcune immagini che lo riprendono durante una lite a Frosinone. Nella clip, girata oltre due mesi fa, si sente Ruberti urlare frasi minacciose contro Vladimiro De Angelis, fratello del presidente del Consorzio Industriale del Lazio Francesco De Angelis. Le indagini iniziano a prendere quota in maniera piuttosto decisa. La magistratura, oltre a verificare se davvero ci siano illeciti di natura corruttiva, sta puntando l’attenzione anche sull’autore dei video. Lo stesso, stando a quei pochi particolari che emergono dal più stretto riserbo investigativo, sarebbe stato già ascoltato dagli inquirenti. Da chiarire, infatti, a chi avrebbe consegnato quelle riprese. Sotto torchio, giorno dopo giorno, stanno finendo diverse persone. Non solamente coloro che hanno partecipato alla cena incriminata ma anche esponenti politici informati sui fatti, in grado di riferire. È ipotizzabile che, a un certo punto, quelle riprese siano state utilizzate per un ricatto non solo di natura politica: un elemento che chi indaga intende verificare. La procura vuole chiarire ogni aspetto della vicenda, compresa un’eventuale compravendita avvenuta in maniera poco lecita. In molti, quindi, hanno già ricevuto un invito a comparire.
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