Animali e caldo torrido: i consigli della Asl su come proteggerli

Proteggere i propri amici animali dal caldo estivo è un dovere oltreché una dimostrazione di vero affetto nei loro confronti. Il caldo eccessivo, specie se associato ad un elevato tasso di umidità, può mettere a repentaglio lo stato di salute e quindi il benessere animale. È necessario adottare comportamenti consoni. Il dottor Salvatore Umbaldo, dirigente veterinario della Asl di Frosinone, illustra un vademecum per proteggerli al meglio.

Quali sono le regole da seguire?

Innanzitutto un animale non va mai lasciato da solo nell’abitacolo dell’automobile in estate in quanto può diventare una vera e propria trappola mortale. Nelle giornate eccessivamente calde bastano pochi minuti perché all’interno dell’abitacolo si raggiungano temperature fatali. Così come non andrebbero mai lasciati legati alla luce solare diretta. Se si scorge un animale chiuso dentro un veicolo è opportuno contattare subito forze dell’ordine ed il veterinario.

Come riconoscere i sintomi di un colpo di calore e cosa fare?

L’animale appare a disagio, irrequieto, ansimante, con aumento della frequenza respiratoria e cardiaca. In seguito perderà lucidità (a volte con abbondante salivazione) e la coordinazione fino a barcollare, cadere e non riuscire più ad alzarsi. Occorre immediatamente spostare l’animale in un luogo fresco, ventilato e/o ombreggiato e repentinamente rinfrescarlo utilizzando acqua di rubinetto a temperatura ambiente, attraverso una doccia o con panni bagnati da porre sopra il collo, la testa, le orecchie, le ascelle e la regione inguinale. Mai utilizzare acqua ghiacciata perché può causare uno shock termico!

Come proteggerli?

Gli animali che vivono in un appartamento di città dovrebbero essere portati a passeggio la mattina presto e la sera tardi, presso parchi, giardini e altre zone ricche di vegetazione, evitando così le ore più calde, quando la pavimentazione cittadina è arroventata e calpestarla potrebbe provocare scottature alle zampe. Invece gli animali che normalmente vivono all’aperto devono avere sempre la possibilità di poter accedere ad un punto di acqua fresca così come ripararsi adeguatamente in una zona ombreggiata. Pertanto sarà opportuno, prima di uscire di casa, assicurarsi che gli animali non siano presenti in balconi, terrazze o ambienti che possono diventare pericolosi per la loro salute.

A quali altri aspetti occorre fare attenzione?

Alle scottature solari che si possono diversificare soprattutto in base alla colorazione del mantello e al tipo di tosatura dell’animale, perché il suo spessore protegge dal freddo così come dal caldo e dal sole. Per ovviare a tali problematiche si consiglia l’utilizzo di crema solare ad alta protezione sull’estremità bianche degli animali così come alle punte delle orecchie in caso di esposizione solare.

Come comportarsi al mare?

Intanto valutare la possibilità di portare i cani in spiaggia, e farlo solo se sussistono condizioni favorevoli come ventilazione e ombra. Una volta entrati in mare gli animali, all’uscita, andrebbero risciacquati con acqua di rubinetto perché il sale e la sabbia possono danneggiare la loro cute.

Cosa fare in generale?

A partire poi dalla primavera fino alla fine dell’estate, dopo una bella passeggiata soprattutto in campagna, è bene ispezionare accuratamente il mantello, le orecchie e le zampe del cane, per individuare la presenza di spine di graminacee, i cosiddetti “foracchi”, che possono provocare gravi inconvenienti. Prestare particolare attenzione ad atteggiamenti anomali quali scuotimento della testa, movimento continuo di parti del corpo, starnuti ripetuti, sintomi che possono far sospettare la loro presenza.

L’ispezione del mantello consente anche di controllare l’esistenza di parassiti esterni come zecche e pulci. A scopo preventivo è fondamentale effettuare regolari trattamenti antiparassitari efficaci anche contro le punture del flebotomo (pappatacio) che possono veicolare malattie molto pericolose per il nostro animale come ehrlichiosi rickettsiosi, leishmaniosi e filariosi. Al rientro della passeggiata inoltre sarebbe opportuno ispezionare anche la bocca perché potrebbe avere ingerito resti di cibo avariato o esche avvelenate. A quel punto basterebbe una soluzione ipersatura di Nacl per bocca.

Infine, un consiglio valido per tutto l’anno, è quello di trascorrere le vacanze insieme (evitando così anche l’abbandono degli animali), promovendo una piacevole e serena convivenza con chi non ha animali e magari non è particolarmente felice di interagire con loro. Teniamoli sempre sotto controllo, al guinzaglio e con museruola, mantenendo lo spazio comune pulito.

REDAZIONE LaProvinciaQuotidiano.it

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