Elezioni Ambrosiano: i tanti ‘Ma’ del centrosinistra
“Condivido le esternazioni di Gianfranco Schietroma del PSI, almeno in parte, ma ognuno di noi ha delle responsabilità in quella che è stata la gestione politica in questa competizione elettorale del capoluogo nel campo del centrosinistra o progressista come sarebbe oggi più logico dire” Cosi Gaetano Ambrosiano. “Se fossero stati esclusi personaggi divisivi dal confronto per una piattaforma di discussione. Se non si fosse dato peso a delle civiche con un peso solo ed esclusivamente referenziale. Ma sopratutto se il Partito Democratico si fosse liberato di tutte le sue contraddizioni e conflitti personali di veto interno, forse oggi il centrosinistra poteva instaurare quel cammino di rinnovamento, aprendo la strada a dei giovani per non ricorrere ad un candidato sindaco, bravissima persona ci mancherebbe, ma con delle ambiguità rispetto a molti temi cari a questa terra, e probabilmente una delle figure più conservatrici e reazionarie che la sinistra di questa città abbia mai avuto. Ho sempre cercato un punto di unione e questo è innegabile, le mie dichiarazioni pubbliche sono state un fiume di buon senso sotto gli occhi di tutti. Non mi sento però di addossare le responsabilità piena al leader del centrosinistra Francesco De Angelis che, in ogni caso ci sta mettendo la faccia a tutto campo: uno sforzo oltre ogni limite, Aapprezzo notevolmente il suo sacrificio, perchè è di questo che stiamo parlando. Ma tutti dico tutti abbiamo delle responsabilità, lo stesso candidato Sindaco nella sua ‘non convinzione’ avrebbe dovuto abdicare alla richiesta di una sua candidature tampone ed avviare una ricucitura politica del campo, questa era e doveva essere l’azione politica per una persona di spessore e storia che Domenico Marzi porta con se, e che avrebbe dovuto esercitare, ma si sa la vanità umana non ha limiti. Caro Gianfranco condivido molto ma è tutto sfortunatamente fuori tempo, il futuro della politica ma più esattamente il futuro di una comunità di una città non puo subire in eterno rancori personali del passato. La sinistra dei “ PARTITI” potrà tornare ad esercitare un ruolo nel territorio e nel paese nel momento in cui saremo capaci di far crescere una nuova classe politica giovane, autonoma ed indipendente. Libera dalle strumentalizzazioni di una vecchia ed oramai anacronistica classe dirigente. Ed in tutto questo c’è quella sottile linea rossa che mi ha portato a fare una scelta di buon senso perchè di “beffe” questo territorio ne ha subite fin troppo e c’è bisogno di una stabilità che il centrosinistra oggi non può garantire. Questo può piacere o no, ma il dato è oggettivo”.

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