Frosinone città cadio-protetta, il progetto di Stefano Belli

“Perché i defibrillatori in citta? La morte cardiaca improvvisa è una delle maggiori cause di mortalità fra giovani e adulti. Se non si è in grado di intervenire in pochi minuti (5/6 al massimo) con un massaggio cardiaco e una scarica elettrica la morte sopraggiunge. L’unico modo per poter intervenire in un tempo così limitato, è quello di avere sul territorio una forte dotazione di defibrillatori da diffondere su suolo pubblico. Lo sostiene Stefano Belli, candidato al consiglio comunale per la lista “FROSINONE CAPOLUOGO”, nonché già sindaco di Patrica per tre legislature.  La presenza di defibrillatori semiautomatici DAE adeguatamente segnalati servono per salvaguardare i cittadini e offrire loro una possibilità in più di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco. L’obiettivo è anche formare attraverso corsi BLS-D (Basic Life Support-Defibrillation) i cittadini che si rendono volontari. Diffondere nella popolazione la cultura del primo soccorso in situazioni di emergenza – prosegue Belli – è cosa importantissima e rende una citta all’avanguardia. Inoltre mantenere in perfetto stato di funzionamento i defibrillatori nel tempo, attraverso un adeguato programma di assistenza e manutenzione DAE è fondamentale. Tutto ciò rende una città sicura a livello sanitario. Il progetto – conclude Belli – si rivolge principalmente alle Amministrazioni Comunali ma anche ad Associazioni di Volontariato o chiunque voglia contribuire a rendere la sua città più sicura, per far si che la vivibilità tra la gente sia notevolmente protetta. Penso che il nuovo sindaco dovrà tenere in considerazione questa iniziativa. Belli conclude dicendo: “Nessuno meglio del Dott. Riccardo Mastrangeli potrà organizzare questo pogetto”

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