Omicidio di Romina: la strangola, l’accoltella e poi tenta il suicidio. “Non volevo ucciderla. La amo”

Prima l’ha uccisa poi ha tentato di togliersi la vita nelle acque di Sabaudia. Questa la ricostruzione che emerge dalle indagini coordinate, congiuntamente, dalla Procura della Repubblica di Frosinone e di Latina e condotta dagli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Frosinone e dal Comando Carabinieri Stazione di Sabaudia, unitamente al Reparto Operativo, nucleo investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Latina.

Particolari agghiaccianti quelli che sono emersi dalla conferenza stampa, terminata solo pochi minuti fa, e che ha descritto quanto risulta dall’attività investigativa. Attualmente è stato disposto il fermo dell’ex fidanzato di Romina De Cesare, Pietro Ialongo, 38enne di origini molisane e dipendente di un bar di Frosinone alta.

Le indagini

Le indagini sono sorte a seguito di segnalazione dell’attuale compagno, insospettito dal fatto che la donna non dava più notizie dalla notte precedente; il successivo intervento della Squadra Mobile nell’abitazione della stessa ha consentito di costatare la presenza del cadavere riverso al suolo della Romina De Cesare, uccisa da diverse coltellate. Da un sopralluogo effettuato nell’abitazione della donna, in via Plebiscito a Frosinone, dai magistrati della Procura di Frosinone con l’assistenza di personale della Polizia Scientifica di Roma e del medico legale, sono emersi elementi utili a identificare l’assassino.

Nel frattempo, i Carabinieri di Sabaudia hanno notato aggirarsi sul litorale pontino in uno stato confusionale l’ex fidanzato della vittima con escoriazioni e graffi, giunto ivi con la sua auto Audi A 4; lo stesso è stato condotto presso l’ospedale Goretti di Latina per le necessarie cure. Le indagini successive hanno fatto emergere l’esistenza di una serie di contrasti tra la vittima e l’ex fidanzato, accresciuti a seguito della nuova relazione della donna con un’altra persona. Inoltre, una serie di elementi rinvenuti attraverso l’accurato sopralluogo e le indagini effettuate nell’immediatezza hanno portato a individuare i presupposti per considerare l’ex fidanzato come indagato del reato di omicidio ai danni della Romina De Cesare.

Un momento della conferenza stampa in Procura

Ulteriori elementi sono emersi a carico dell’ex fidanzato per tale omicidio, oltre che dai graffi e dalle ecchimosi riscontrate sullo stesso ed accertate dal medico legale incaricato dalla Procura di Latina, anche da una busta che lo stesso aveva in mano al momento del suo rinvenimento da parte dei Carabinieri; è stato così possibile dedurre elementi indiziari a suo carico per il grave delitto e la sua probabile intenzione di suicidarsi. Successivamente i P.M. di Frosinone e Latina hanno interrogato l’uomo, che ha ammesso la sua responsabilità per l’omicidio e il tentativo di suicidarsi per questo. Nei suoi confronti è stato emesso un decreto di fermo per il reato di omicidio con l’uso di arma da punta e taglio ai danni dei Romina De Cesare. Si celebrerà udienza per la convalida del fermo presso il Tribunale di Latina.

Particolari agghiaccianti

Sono ancora in fase di accertamento le motivazioni del gesto, verosimilmente riconducibile a motivi di gelosia, anche se ulteriori approfondimenti sono in corso in merito ad eventuali motivi economici. L’uomo, non accettando la nuova frequentazione della sua ex compagna, al rientro da una serata fuori l’avrebbe dapprima strangolata e successivamente ripetutamente accoltellata, abbandonandola in una pozza di sangue, per poi darsi alla fuga. Durante la sua corsa in direzione del litorale pontino l’uomo avrebbe posto in essere gesti autolesionistici e tentativi di suicidio, sia attraverso lo strangolamento sia con il taglio delle vene, non riuscendo nel suo intento. Una volta giunto sul promontorio del Circeo, avviatosi verso la spiaggia di Sabaudia, l’uomo avrebbe tentato infine di annegarsi. L’uomo si sarebbe successivamente disfatto degli indumenti che indossava, rimanendo nudo sulla spiaggia dove è stato poi notato dai carabinieri di Sabaudia, che, ricostruito quanto accaduto all’uomo ed accertatisi della sua identità e della sua provenienza, hanno immediatamente contattato la Questura di Frosinone. Le indagini hanno permesso infine di rinvenire un block notes dove l’uomo aveva appuntato alcune frasi, tra cui la confessione del delitto: “Non volevo ucciderla. La amo” avrebbe scritto sul primo dei diversi fogli.

REDAZIONE LaProvinciaQuotidiano.it

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