Sin Valle del Sacco, Zingaretti chiede la revoca

“Occorrono segnali chiari che segnino una nuova fase. Per questo la scorsa settimana abbiamo avviato un’iniziativa direttamente col presidente del Consiglio Draghi, il ministro Cingolani e tutto il governo: la Regione Lazio ha chiesto la sospensione, eccetto le aree ripariali, del decreto di perimetrazione del Sin del Bacino Valle del Sacco”. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, intervenendo all’assemblea generale di Unindustria al teatro dell’Opera di Roma alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Un decreto figlio di errori e illusioni che hanno finito nel tempo per bloccare tutto – ha aggiunto Zingaretti – Una sospensiva non per perdere tempo ma per definire in pochi mesi col territorio un perimetro che garantisca tutela, bonifica e rilancio produttivo. Un equilibrio tra sostenibilità e crescita, come ci chiede l’Europa. So che le risorse, i progetti e gli investimenti non bastano. C’è un nodo che riguarda la burocrazia – ha evidenziato – e la qualità dell’amministrazione che colpisce ancora le imprese. Il caso Catalent ne è stata la conferma più dolorosa, frustrante ed evidente. Il lavoro davanti a noi è chiaro e richiede delle scelte. Nel 2013 avevamo 28mila pratiche arretrate sui temi ambientali, oggi siamo a 1.000 ma sono ancora troppe. Per aggredire questo nodo – ha argomentato – lavoriamo sulle semplificazione e le inefficienze che hanno portato a quel caso. Senza un’azione di semplificazione, le idee, l’impegno e le risorse non produrranno nulla. Vogliamo giocare questa partita – ha aggiunto – con la stessa determinazione con cui negli anni passati abbiamo affrontato quella del risanamento finanziario. Apriamo una nuova stagione. Per questo, anche seguendo le richieste arrivate dal mondo del lavoro, abbiamo costruito un nuovo strumento di semplificazione dell’ufficio conferenza dei servizi: diventerà l’ufficio degli investimenti produttivi. Un nuovo nome ma anche un nuovo investimento in risorse umane, con oltre 25 nuovi addetti che avranno la missione di velocizzare gli iter autorizzativi, finalizzare gli investimenti, azzerare l’arretrato sulle autorizzazioni entro il 2022 e dare certezza al mondo produttivo. La parola fiducia – ha anche fatto notare – ci ha portato a costruire il più grande consorzio industriale d’Italia, che nel Lazio sta prendendo vita. Abbiamo fatto tanta strada per raggiungere questo risultato ma non basta, è già il passato. Il titolo della nostra missione deve essere ‘dal risanamento alla rinascita. Ci aspettano sfide decisive che siamo in grado di affrontare perché adesso è il tempo dei costruttori. Perché la vivacità del sistema produttivo è forte, i bilanci sono in ordine, i fondi europei non tornano più a Bruxelles e tutte le infrastrutture che aspettavamo da anni sono finanziate. Possiamo contare sull’Europa in questo sforzo – ha concluso – Zingaretti- Le parole d’ordine che vengono da Bruxelles dobbiamo farle nostre e farle vivere”. 

REDAZIONE LaProvinciaQuotidiano.it

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