Astorre e le lezioni di diseducazione civica

IL BASTONE DI PEPPINO

“Questa volta dobbiamo vincere. Non serve andare a fare il consigliere comunale di minoranza. Angelo lo ha fatto per cinque anni, penso che abbia visto quanto sia umiliante”.
L’Angelo citato in questo lacerto di discorso non è il biblico Arcangelo Gabriele, ma il più prosaico Angelo Pizzutelli. A parlare, in uno stile da spogliatoio di squadra di calcio di Terza categoria, non è Juan Carlos Fulgencio, allenatore della Marchigiana, ma Bruno Astorre: senatore della Repubblica, segretario regionale del Pd. Ebbene, quelle parole, proferite alla fine dell’evento di presentazione della candidatura a sindaco di Frosinone di Domenico Marzi, pesano come macigni sulla coscienza di Astorre, che, da uomo delle istituzioni quale dovrebbe essere, ovvero rispettoso dei ruoli e delle funzioni dei rappresentanti istituzionali a qualsiasi livello, dimostra invece grande sprezzo nei confronti delle istituzioni democratiche. Da quando fare il consigliere comunale di opposizione è un’umiliazione? Evidentemente deve aver perso il libro di educazione civica a scuola. Ecco, un buon training per lui potrebbe essere quello di tornare a scuola per imparare un po’ di educazione civica. Intanto ci piacerebbe sapere cosa ne pensano Zingaretti ed Enrico Letta. Se questa è la linea di pensiero del Pd, aridatece er Papa re.

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