Covid: 1.213 nuovi positivi e tre decessi: due non vaccinati. La Asl: il virus circola, guardia alta

Sono oltre milleduecento i nuovi casi di Covid-19 in provincia di Frosinone nelle ultime 24 ore, su 7.869 tamponi effettuati. Tre sono i decessi registrati: un uomo di 99 anni di Frosinone, un sessantottenne di Roccasecca e una donna di 88 anni di Alatri, tutti con patologie pregresse. Sono 86 le persone ricoverate.

Intanto dalla Asl l’invito è a non abbassare la guardia: “La lettura dei numeri, se fatta giornalmente, risulta fuorviante, perché è il dato complessivo che va guardato e che ci invita ad essere ancora molto prudenti e vigili, ad utilizzare i dispositivi di sicurezza, seguire tutte le norme igienico-sanitarie e soprattutto di concludere il ciclo vaccinale. La Asl sta affrontando l’emergenza con tutte le armi a disposizione: ha effettuato 283 terapie monoclonali, 30 terapie antivirali orali con il farmaco Molnupiravir ed ha già a disposizione il nuovo monoclonale antivirale Sotrovimab”.

“I ricoverati a causa del virus si attestano mediamente tra gli 80 e i 90, la terapia intensiva ha 12 posti letto occupati. Oggi 2 decessi su 3 riguardano persone non vaccinate a testimonianza di come il virus, laddove incontra un soggetto senza scudo vaccinale, risulta molto più aggressivo fino a divenire letale. Per questo, l’impegno totale dell’Azienda Sanitaria, è rivolto alla vaccinazione di tutte quelle fasce, ancora prive di protezione, con ogni strategia possibile”.

In programma, il prossimo 2 febbraio, una giornata di sensibilizzazione e vaccinazione per le donne in attesa di un figlio o in allattamento: “La strategia messa in campo dalla Asl è finalizzata alla protezione della popolazione, al contenimento del virus per consentire agli ospedali, agli ambulatori, ai medici e agli infermieri di poter tornare ad occuparsi a tempo pieno delle cure ordinarie per le altre patologie, consolidandone e rafforzandone il sistema.  Con ancora circa 100 ricoverati portatori di virus, lo sforzo di recupero delle liste d’attesa, delle diagnosi e degli interventi, può essere compromesso. Per questo motivo è più che mai importante, attraverso l’aiuto e la collaborazione di tutti, liberare gli ospedali dal Covid”.

REDAZIONE LaProvinciaQuotidiano.it

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