Consorzio di Bonifica a Sud di Anagni: ottimi riscontri per i lavori di manutenzione effettuati a Ceccano

“I commenti positivi arrivati dall’amministrazione comunale di Ceccano a seguito delle lavorazioni eseguite per la salvaguardia idrogeologica dell’importante porzione di territorio di nostra competenza, rappresentano il miglior risultato per i nostri operai e la nostra attività”. Così il Commissario Straordinario del Consorzio di Bonifica Sud Anagni , Stefania Ruffo, che ha aggiunto. “Lavorare con serietà, in sinergia con gli altri Enti che insistono sul territorio, è propedeutico per dare le giuste risposte alla collettività. I riconoscimenti che ne derivano, sono per noi un punto di partenza sul quale poggiare impegno e passione utili a raggiungere sempre meglio la soddisfazione di consorziati e cittadini”.  La dott.ssa  Ruffo, a seguito delle dichiarazioni rilasciate alla stampa dall’assessore Del Brocco, nei giorni scorsi , in merito agli importanti lavori effettuati in località Cantinella dove insisteva da anni un pericoloso smottamento, è voluta intervenire.  “La nostra linea amministrativa mira a rendere ordinario lo straordinario, soprattutto a fronte dei forti cambiamenti climatici che stanno modificando le nostre abitudini e il nostro territorio, tentando di arginare, per quanto possibile, fenomeni atmosferici come quelli che nelle ultime settimane stanno affliggendo il Lazio. La manutenzione dei canali e dei fossi di bonifica non può e non deve più essere parziale a causa delle diverse competenze – ha aggiunto il direttore del Consorzio Aurelio Tagliaboschi –  dobbiamo instaurare rapporti di collaborazione e nel caso di convenzioni con tutte le amministrazioni comunali della provincia per far si che quanto di buono fatto a Ceccano possa essere replicato anche in altre  aree del Consorzio per raggiungere una corretta e sempre più completa manutenzione utile a perseguire risparmiarmi ed efficienza. Le strutture consortili – ha concluso la Commissaria Ruffo – garantiscono servizi sia per la salvaguardia idrogeologica che per l’irrigazione. In questa ottica devono essere considerati dalla collettività mirando a creare gli strumenti più adatti per un vero e proprio Patto per il Suolo che sia utile a tutto il territorio e con questo a quanti lavorano e vivono nei nostri perimetri”.

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