Consulenze ufficio di presidenza, caso archiviato. Abbruzzese: una stagione di accuse infondate

La procura  della Corte dei Conti ha disposto l’archiviazione del fascicolo istruttorio a carico di Mario Abbruzzese ed altri, per le presunte consulenze affidate dall’ufficio di Presidenza.

La vicenda

Mario Abbruzzese, secondo l’accusa, abusando dei suoi poteri in seno al relativo Ufficio di Presidenza, simulando la necessità  di avvalersi di professionisti esterni alla compagine dell’ente per opere intellettuali asseritamente  indispensabili per i propri compiti istituzionali e non altrimenti reperibili nelle risorse interne, aveva conferito consulenze su una fittizia e generica attività di supporto al presidente in tema di interazione tra Regione e Stato   

L’allora presidente del consiglio regionale,  affidatosi alla difesa dell’avvocato Massimo Di Sotto, aveva formulato  specifiche osservazioni nell’ambito dell’istruttoria della Procura contabile, evidenziando che  la procura aveva attribuito valenza ammistrativa  ad atti  che non lo erano, perché  avevano una diversa finalità istituzionale  propria del’Ufficio di Presidenza  e dei relativi componenti.

In sostanza, quindi, non si poteva neppure ipotizzare un’attività amministrativa e, quindi, prospettarne  una qualsivoglia ipotesi di correlato danno o responsabilità: in questo senso è, infatti, fondamentale la distinzioni  di ruolo e funzioni tra l’ufficio di Presidenza  e la struttura burocratica del Consiglio Regionale.

L’azione oggetto  dell’indagine non era quindi sindacabile a termini  di responsabilità erariale in ragione delle specifica finalità, trattandosi di incarichi relativi alle prerogative istituzionali  del Presidente del Consiglio regionale e degli altri componenti dell’UdP,  e non di funzioni  amministrative. Né poteva ritenersi, secondo la difesa di Abbruzzese, che l’attività di consulenza potesse limitarsi a mere relazioni finali, pure presenti, omettendo tutta l’attività svolta in presenza presso presidenza .

Gli incarichi, quindi, non erano semplici affidamenti burocratici ma conferiti nell’ambito dei fini istituzionali dell’ufficio di Presidenza, erano stati svolti e compensati secondo norma. 

Oggi è intervenuta  l’archiviazione  del fascicolo che ha dato ragione  a Mario Abbruzzese. “La decisione appena consegnatami – ha affermato – ha reso giustizia di anni  e anni di infondate  attenzioni sulla mia carica di Presidente  della Regione Lazio, cui ho dedicato  il massimo impegno e trasparenza, come finalmente ho visto ricoscenere. Un particolare ringraziamento all’avvocato Massimo Di Sotto  che in questi anni mi ha sostenuto con grande professionalità”. 

REDAZIONE LaProvinciaQuotidiano.it

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