Magliocchetti a Zingaretti: nella QIC coinvolgere le province laziali
Sviluppo dell’Italia centrale: il consigliere comunale della Lega di Frosinone e delegato per il Lazio al Consiglio nazionale, Danilo Magliocchetti, sollecita il presidente Zingaretti a coinvolgere le province del Lazio nella Questione dell’Italia Centrale (QIC).
La lettera
“Sono assolutamente d’accordo – scrive nella missiva indirizzata al governatore del Lazio – nel rivendicare una vera e propria emergenza, circa il necessario sviluppo e crescita delle Regioni dell’Italia centrale, troppo spesso rimaste ai margini, rispetto al macro dibattito, sulla ormai storica dicotomia Nord/Sud del Paese, dove il meridione chiede adeguate opportunità e risorse per lo sviluppo. Tralasciando, però, il resto delle Regioni, come se fossero estranee al problema. Ed è senz’altro condivisibile la sua volontà di coinvolgere le Regioni Umbria-Marche- Toscana- Abruzzo nel progetto QIC. Il tema del territorio dell’Italia centrale, pertanto, quindi anche del Lazio, è talmente importante e cogente, oltre che necessario affrontare finalmente con una vera e propria progettualità , che bisognerebbe cominciare ad impostarlo partendo però, non solo dalle altre Regioni vicine al Lazio, ma anche, dalla non più procrastinabile sinergia, tra i territori contigui, interni della nostra Regione. Dalle Province. E faccio esplicito riferimento, al quadrante nord con Viterbo/Rieti, e al quadrante a sud della Capitale con Frosinone/Latina“.
Le osservazioni
“Se veramente si vuole puntare, anche dal punto di vista legislativo, al prossimo progetto Roma Capitale, è necessario puntare sul contestuale ruolo delle altre Città, di media grandezza del Lazio, e quindi dei 4 Capoluoghi Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo e dei rispettivi territori. Che devono interagire con Roma, ma non in contesto di subalternità, come è stato purtroppo fino ad oggi. Ciò, in una logica di generale condivisione in termini di infrastrutture, intermobilità urbana ed extraurbana, sviluppo sostenibile, interconnessioni ultraveloci, poli logistici, poli chimico-farmaceutici, centri ricerca, strade di collegamento rapide, politiche ambientali, economie di scala e, per finire, poli universitari”.
“Non dimentichiamo che, sia a Sud di Roma, che a Nord, ci sono, se messe in rete, enormi potenzialità di sviluppo e crescita, ancora inespresse, con la presenza di autostrade, fermate TAV, siti per scali aeroportuali, coste. In sintesi, nel Lazio ci sono importanti infrastrutture, ovviamente da potenziare e sviluppare ulteriormente, anche grazie alle opportunità offerte dalle risorse del Recovery Fund, che la Regione gestirà a breve, che potrebbero servire alla crescita uniforme di tutto il territorio regionale. Una crescita da inserirsi poi, nel macro progetto della questione Italia Centrale, laddove il Lazio, per posizione e strategicità, può veramente rappresentare un ruolo fondamentale, rilevante ed imprescindibile. Penso solo ad esempio al corridoio Tirreno-Adriatico, o al ponte con il Nord Europa. La domanda però è: la Regione che Lei rappresenta, vuole veramente recitare questo ruolo fondamentale nel centro Italia? Ed ancor più, per fare questo, vuole puntare sugli altri territori del Lazio, quindi non solo su Roma, ma anche, in sinergia su Frosinone/ Latina e Viterbo/ Rieti? Se, come credo e spero, la risposta è sì, allora è necessario inserire subito, nell’agenda politica regionale, il coinvolgimento delle 4 Province del Lazio, con i rispettivi Capoluoghi, per lavorare a progetti infrastrutturali di condivisione, da realizzare anche con i fondi europei del Next Generation EU. Ovviamente Roma e la sua provincia meritano un discorso a parte. Non è più tempo di campanilismi stucchevoli, totalmente improduttivi, superati ormai dal tempo e dalla storia. È necessario ragionare in una logica di rete territoriale, pienamente integrata e connessa, sia a livello regionale, che provinciale”.
Seguici anche su Telegram: CLICCA QUI