Fondi europei, Magliocchetti: ai capoluoghi di provincia solo le briciole
“Si parla tanto, in questi giorni, di risorse europee, di MES, di Recovery Fund, poi però bisognerà anche chiedersi, che capacità di spesa hanno gli enti destinatari dei fondi europei. Per quanto riguarda il Lazio, un contributo, importante ed ufficiale, arriva dal sito regionale OpenData Lazio, recentemente aggiornato, segnatamente il link Openprogetti, che evidenzia a che punto sono i lavori delle opere pubbliche cofinanziate dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale nel Lazio, nel periodo 2014-2020.Di fatto a programmazione ultimata. Così Danilo Magliocchetti, Consigliere Comunale di Frosinone, Delegato per il Lazio al Consiglio Nazionale ANCI
L’intervento
“Ebbene, la consultazione consente di verificare che nel Lazio, per la programmazione 2014-2020, sono stati finanziati 228 progetti, per un totale di 372,8 milioni di euro impegnati, dei quali però, solo 71,8 ml effettivamente erogati. Di questi 71, appena 19,5 ml sono destinati ai soli 3 progetti definitivamente completati, cioè il programma banda ultralarga 30mega, che costituiscono altresì solo il 6,50% di tutti i lavori programmati” .
“Di questi 372 milioni di euro, bisogna altresì analizzare bene come sono distribuiti sui territori regionali. Non considerando l’intero dato provinciale, ma solo quello relativo ai Comuni Capoluogo e Roma, emerge una circostanza particolarmente significativa e indicativa”.
“Come è agevole constatare, ferma e imprescindibile la centralità e strategicità di Roma, che non è ovviamente in discussione, tuttavia è un fatto oggettivo che la Capitale assorbe la quasi totalità delle risorse europee della programmazione 2014-2020 per quanto attiene le opere pubbliche. Agli altri territori, ergo Capoluoghi di provincia, vanno solo le briciole.
A mero titolo di esempio, a Roma per 16 progetti sono stati impegnati 51 milioni di euro, che equivale ad una media di 3,2 ml di euro a progetto, mentre a Frosinone la media è di 800 mila €./ progetto”
L’appello
“Questo testimonia, inequivocabilmente, che i futuri soldi europei del Recovery Fund o, eventualmente, anche del MES, dovranno avere sui territori del Lazio una destinazione equilibrata e maggiormente proporzionata. Altrimenti la ripresa, lo sviluppo, gli investimenti, l’occupazione post Covid, saranno a beneficio solo, ed eventualmente, delle grandi metropoli e non in maniera uniforme anche degli altri territori, come invece è assolutamente indispensabile, se effettivamente i soldi dell’europa dovranno servire ad una nuova crescita delle comunità locali”.
