Libretti postali e buoni fruttiferi: ecco come i ciociari investono i risparmi
Con oltre 900.000 buoni fruttiferi e 421.000 libretti postali, i ciociari sono i secondi nel Lazio a investire i soldi, confermando la loro tradizionale vocazione al risparmio.
Lo confermano i numeri di Poste italiane che sottolineano l’importanza, per i cittadini della provincia di Frosinone, di avere a disposizione uno strumento di risparmio garantito, flessibile e redditizio. Un dato emerso in maniera significativa anche nei mesi dell’emergenza sanitaria, caratterizzati anche da una forte incertezza, grazie alla possibilità di sottoscrivere Buoni Postali e di aprire Libretti di Risparmio Postale sul sito poste.it o tramite l’APP BancoPosta.
Nuove condizioni per i buoni postali dopo il Covid
A partire dall’8 maggio 2020, in concomitanza con l’inizio della fase due post-emergenza, le condizioni economiche della gamma di offerta dei Buoni Fruttiferi Postali sono state riviste al rialzo. Inoltre, nel corso del mese di giugno sono state lanciate tre nuove offerte: il ‘Buono Rinnova, dedicato al reinvestimento delle scadenze di buoni, l’Offerta Supersmart Premium Digital, dedicata alla nuova liquidità ed il ‘Buono Soluzione Eredità’, rivolto ai beneficiari di un procedimento successorio.

Poste Italiane ricorda, infine, che i Buoni Fruttiferi Postali e Libretti di Risparmio sono garantiti dallo Stato Italiano e sono esenti da costi, salvo gli oneri fiscali; i buoni sono, inoltre, esenti da imposta di successione e soggetti ad una tassazione agevolata del 12,50% sugli interessi.
