Abbatecola: “L’ospedale non si salva con i rimedi della nonna”. FdI incalza Salera
“C’è chi cerca una cura radicale e chi si limita ai pannicelli caldi. Per l’ospedale di Cassino, il sindaco Salera si è affidato ai rimedi ‘della nonna’. Dispiace che il Primo Cittadino si rivolga all’assessore regionale alla Sanità per l’acquisto di qualche ora di prestazioni per il servizio di Anestesia del nostro nosocomio, o che chieda a Zingaretti di riceverlo”. Dure le critiche mosse da Angela Abbatecola, portavoce cittadino di FdI, che annuncia la presentazione di un’interrogazione alla Regione Lazio.
L’intervento
“Dopo un anno – evidenzia Abbatecola – anche un pretoriano come il professor Costa si è accorto che per i loro compagni il Lazio meridionale non esiste. La presunta guida del territorio balbetta politicamente, senza affrontare le false promesse della Asl e della Regione. Ecco il perverso disegno di depotenziamento del ‘Santa Scolastica’. Gli interventi chirurgici sono ripresi con il contagocce, alla giornata e la soluzione proposta (tre medici in convenzione per un totale di 30 ore) è un pannicello caldo.
Interrogazione alla Regione
“Salera – aggiunge l’esponente di Fdi- dovrebbe incatenarsi ai cancelli della Regione pretendendo interventi per un ospedale che potrebbe essere d’eccellenza, ma sta scivolando (nonostante la dedizione del Personale) verso l’anonimato. Invece non protesta, non prende posizioni forti. FdI è all’opposizione, ma alla Regione il nostro Capogruppo Fabrizio Ghera e Chiara Colosimo hanno protocollato un’interrogazione (prot. 0008844 del 9 giugno) in cui pretendono risposte sulla sanità cassinate e sul servizio di Anestesia. Le chiacchiere al bar (con o senza mascherina) le lasciamo a Salera e ai suoi. Dopo un anno di dolce far niente, dovrebbero cominciare a lavorare: noi, su queste battaglie, ci siamo. Loro si sveglino”.
