Magliocchetti: non puntiamo tutti i 304 milioni dei Lea sulla ruota di Roma
Lo sblocco di 304 milioni di euro, relativi all’annualità 2018, devono essere rinvestiti subito sui territori. A chiederlo è il consigliere delegato per il Lazio al Consiglio nazionale Anci, Danilo Magliocchetti, che fa sapere come, in riferimento alla erogazione dei Lea (Livelli essenziali di assistenza), è stato confermato il punteggio di 190 punti con incrementi significativi, soprattutto nell’area della prevenzione e dell’assistenza ospedaliera.
Per questo, la Regione Lazio è stata dichiarata adempiente alla verifica dell’anno 2018 e ciò ha portato allo sblocco della quota premiale di 304 milioni di euro.
L’analisi di Magliocchetti e i numeri dello ‘Spaziani’
“L’emergenza Covid – ha detto Magliocchetti – ha dimostrato, numeri e fatti alla mano, che esistono, non solo a Roma, ma anche in altri territori della Regione, strutture ospedaliere di assoluto livello ed eccellenza, sia per qualità delle cure, alcune anche innovative e utilizzo di protocolli altamente performanti, sia per le professionalità esistenti”.

“L’ospedale Spaziani di Frosinone è, senza alcun dubbio, una di queste strutture e lo ha dimostrato tangibilmente, sia con la capacità di riorganizzarsi in brevissimo tempo in Hub Covid, sia nella disponibilità di PL in Terapia intensiva . Oggi allo Spaziani ci sono 86 posti letto dedicati ai pazienti Covid: 26 a Malattie infettive, 40 a Medicina Covid, 20 a Medicina d’urgenza Covid. Per non parlare di Terapia Intensiva: prima del Coronavirus c’erano 7 postazioni. Ora sono 19, più altre 6 di sub-intensiva. Per un totale di 25, ma si può arrivare addirittura a 30. Mentre i posti letto totali sono circa 400″.
Investire le risorse su tutti i territori
“La preziosa disponibilità di ulteriori oltre 300 milioni di euro – continua Magliocchetti – consentono alla Regione, nell’immediato futuro, di fare importanti investimenti, anche dal punto di vista del potenziamento delle strutture esistenti, sul territorio. Questa volta però, non puntando tutto, o quasi, come troppo spesso accaduto in passato, sulla sola ruota di Roma, ma tenendo presente le potenzialità offerte dai presidi sanitari distribuiti sul territorio”.
“Questo non significa pensare di impoverire i servizi sanitari di Roma, che erano e restano centrali e strategici – conclude Magliocchetti – ma rivedere la Governance sanitaria, che sia equamente e proporzionalmente orientata, anche alle province e non solo alla Capitale. Ci sono disponibili ulteriori ed importanti risorse finanziarie per farlo adesso”.


