“Basiti dall’atteggiamento di Piacentini”. La dura critica di Pizzutelli, Savo e D’Emilia

“Restiamo davvero basiti su come il presidente del consiglio comunale Adriano Piacentini possa giudicare non pertinenti i punti cardine, a margine di una mozione, che impegnano la giunta Ottaviani su importanti tematiche”. Così Angelo Pizzutelli, capogruppo del Pd, Vincenzo Savo, capogruppo Lista Cristofari e Antonella D’Emilia, responsabile regionale PD per le Politiche scolastiche.

L’intervento

“Argomenti invece di evidente spettanza comunale che immaginiamo possano assorbire lavoro ed energie ma che vanno nella direzione auspicata e sollecitata dalle famiglie con figli e dagli addetti ai lavori del mondo scolastico e del terzo settore. Un ente capoluogo deve saper farsi trovare pronto a ciò che è stato e sarà determinato dal Governo per come gestire al meglio l’immediato futuro sulla scorta di quanto sta avvenendo in tanti altri Comuni capoluoghi di Provincia e non solo come la supervisione nella creazione di campi estivi in assoluta sicurezza”.

Ecco singolarmente i punti “ritenuti” in contrasto con le regole e normative nazionali.

  • avviare da subito una mappatura degli spazi fruibili all’aperto nelle scuole, degli spazi aperti in città, dei parchi presenti in città, dei centri sportivi comunali, degli oratori con aree esterne per consentire lo svolgimento di attività che permettano ai bambini di fare della sana pratica educativa, ludica e fisica stando all’aperto, riducendo ogni rischio legato al contagio, con adozione di adeguate modalità di prevenzione.
  • impostare una relazione permanente e pianificare incontri calendarizzati con le realtà cooperative/associazionismo che si occupano di minori e delle attività educative, ludico ricreative e connesse alla loro cura, benessere, formazione
  • avviare una relazione costruttiva coi dirigenti scolastici per prevedere la messa a disposizione delle aree all’aperto delle scuole, ove presenti
  • mettere insieme politiche di conciliazione, domiciliarità e nuove forme dell’assistenza per i bambini disabili
    • prevedere da parte degli assessorati comunali preposti, un coordinamento delle attività tra il terzo settore e le Istituzioni Scolastiche 
    • prevedere la richiesta di sostegno economico per le realtà territoriali private e non del terzo settore alla Regione Lazio, per la realizzazione di progetti educativi e ludico-sportivi
    • a dare sostegno, qualora non fosse gia’ stato fatto, alle iniziative che l’ANCI intende portare avanti presso il Governo e relative al coinvolgimento dei Comuni per le azioni riferite ai settori dell’infanzia e della scuola da porre in essere nell’avvio della “Fase 2”

L’affondo

“Tutte le proposte dunque fanno riferimento allo spirito di iniziativa e progettuale di una amministrazione cittadina capace di andare incontro alle esigenze delle famiglie, dell’Infanzia, per la sicurezza degli spazi socio-educativi. La verità – concludono i tre – è che il comune di Frosinone non ha la benché minima idea sul da farsi, sul come affrontare queste problematiche che richiedono piani seri e concreti, sia per condividere nel concreto centri estivi in sicurezza non appena il governo darà l’ok, sia per le stesse scuole in vista della loro riapertura in totale sicurezza a settembre. Sempre ultimo il comune frusinate, per sensibilità sociale e soprattutto programmazione”.

Redazione

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