Unindustria, (T)here on tour. De Vellis: “Guardiamo al futuro con idee e progetti”
Le prospettive di sviluppo della provincia di Frosinone. Se ne parlerà in ‘(T)here’, un’iniziativa che nasce dall’esigenza dei giovani imprenditori di Unindustria di far sentire la propria voce; una voce di chi vuole continuare ad investire nel proprio territorio, migliorandone le condizioni.
L’appuntamento è per le 17.00 di giovedì, presso la Sala Domenico Purificato della Prefettura in piazza della Libertà, dove importanti ospiti istituzionali daranno vita al confronto sul futuro del capoluogo. Ne abbiamo parlato con Christian De Vellis, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Unindustria Frosinone.
Presidente, qual è il senso di questa iniziativa?
“E’ quello di sperare in un domani migliore per questa provincia partendo dalla consapevolezza che investire nei giovani e nella nostra capacità di visione può essere l’arma vincente per il futuro della nostra città. Per tutti. Proprio per questo, nel corso del convegno che abbiamo organizzato in Prefettura, parleremo dell’importanza del talento e della formazione dei giovani, di un polo industriale sostenibile, ma anche della mobilità e delle infrastrutture necessarie al territorio”.
Partiamo proprio dalle infrastrutture. E’ su questo che a suo avviso bisogna puntare per contribuire ad irrobustire la crescita economica?
“Assolutamente sì. Le soluzioni per una crescita sostenibile del territorio passano attraverso collegamenti ferroviari veloci tra la nostra provincia e la capitale; attraverso la realizzazione delle trasversali Cisterna-Valmontone e Sora-Avezzano, la Frosinone-Latina e la Sora-Cassino-Formia, ovvero quelle strade di collegamento necessarie a facilitare la mobilità di merci e persone. Fondamentali anche le cosiddette autostrade telematiche che permettono di essere a contatto con il resto del mondo”.
Senta, il Lazio ha una forte vocazione all’esportazione. Per promuovere questo asset non crede sia indispensabile investire in tecnologie e in risorse umane?
“Per rispondere a tale domanda bisogna partire da un dato: nei prossimi cinque anni alle aziende mancheranno 280mila tecnici specializzati. Riteniamo, quindi, che i futuri investimenti debbano essere indirizzati verso il cosiddetto capitale umano Quel che serve, infatti, sono professionisti con grande preparazione tecnica, conoscenza dell’informatica e propensione al digitale. E se Frosinone vuole guardare al futuro, allora deve lavorare sin da subito a una seria programmazione in tale ambito”.
