Livelli essenziali di assistenza, Ciacciarelli: “Lazio fanalino di coda”
“Secondo l’ultima griglia Lea (livelli essenziali di assistenza) che il Ministero della Salute pubblicherà a giorni, il Lazio si colloca, ancora una volta, nelle ultime posizioni insieme a Campania, Sicilia e Calabria con 190 punti, che l’indagine ha conteggiato prendendo in considerazione 33 indicatori raccolti in tre macro categorie: ospedale, distretto e prevenzione”. Lo evidenzia il consigliere regionale del Lazio Pasquale Ciacciarelli.
L’intervento
“Come potrebbe essere altrimenti con la gestione fallimentare portata avanti fino ad oggi da Zingaretti? Questi dati non si discostano molto dall’ultimo report sulla sanità promosso dall’allora ministro Giulia Grillo a inizio 2019, secondo il quale dal Lazio sarebbe arrivato il maggior numero di telefonate(24%) per lamentare i disservizi del sistema sanitario regionale; Il 59% si è lamentato dei tempi per l’erogazione della prestazione. Le segnalazioni sui disservizi dei CUP è risultata pari al 6.0% di cui Lazio 24.1%. La regione maggiormente segnalata per eccedenza dei tempi di erogazione delle prestazioni di primo accesso è risultata ancora una volta il Lazio 22.4% (RM 2, RM 1 e Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini), e tra le ASL segnalate per le prestazioni di controllo figura anche quella di Frosinone. Insomma, a distanza di un anno la situazione non è affatto migliorata, anzi. Questi dati testimoniano il totale fallimento di Zingaretti su un settore fondamentale, come è quello della sanità. È necessario un cambio di rotta, che vada nella direzione di dare risposte concrete ai cittadini”.