Terme Pompeo a ‘La Vita in diretta: “Chiediamo scusa ma nessuna discriminazione”
Il caso Terme Pompeo finisce a La Vita in Diretta. Ed ora, dopo le polemiche roventi dei giorni scorsi, la questione assume toni diversi. In studio, oltre a un familiare dei ragazzi autistici, anche Claudia Pompeo, in rappresentanza della proprietà, la quale ha ricostruito la vicenda risalente al mese di novembre.
L’intervento di un familiare
“Dopo una prima risposta di disponibilità assoluta ad accoglierci – ha affermato Marco Sabatini – c’è stata una marcia indietro nel momento in cui è stata nominata la parola ‘Autismo’.” Si è detto amareggiato ed ha parlato di “ignoranza su tali problematiche”. Ha comunque ammesso una serie di contatti telefonici prima che la trattativa si interrompesse. Presente anche una psicologa la quale, se da una parte ha affermato che probabilmente i ragazzi in questione erano preparati a situazioni del genere, come riferito a lei dalle famiglie, dall’altra ha detto chiaramente che un albergo potrebbe trovarsi davvero in difficoltà nel gestire situazioni del genere.
Scuse e chiarimenti
La parola è poi passata Claudia Pompeo, rappresentante della proprietà dell’hotel ‘Fontana Olente del complesso Terme Pompeo di Ferentino, la quale ha teso la mano, dopo le polemiche per il presunto rifiuto, ai familiari dei 10 ragazzi autistici. “Non c’è mai stato un rifiuto formale da parte nostra anche perché non c’è mai stata una prenotazione – ha detto la signora Pompeo – ci sono state alcune telefonate nella prima metà di novembre e una mail, quando abbiamo saputo della presenza di 10 ragazzi autistici ci siamo chiesti ‘siamo in grado di assicurare loro tutta l’assistenza della quale possono aver bisogno, in una notte particolare come quella di Capodanno fra musica ad alto volume, balli, e fuochi d’artificio?. Siamo abituati ad accogliere persone con vari tipi di disabilità, non abbiamo mai rifiutato né discriminato nessuno”. E ha aggiunto : “Abbiamo solo avuto uno scrupolo ulteriore proprio perché la notte di Capodanno è una notte particolare. Abbiamo esposto le nostre perplessità ai genitori di uno dei ragazzi, forse potevamo esprimerci e comunicare in modo diverso e invitare la referente a fare un sopralluogo e di questo chiediamo ancora scusa”.
L’invito
Dalla struttura alberghiera ribadiscono che “non ci sarebbe stato alcun problema ad accogliere 10 ragazzi autistici in
qualunque altro giorno dell’anno, avevano solo timore di non essere in grado di farlo la notte di Capodanno. Ora vorremmo fare in modo che questa situazione possa comunque generare una reazione positiva – ha concluso la signora Pompeo – per questo ci auguriamo di poter ospitare presto tutti loro in modo da conoscere ciò di cui possono aver bisogno e non farci trovare impreparati la prossima volta”.
