Valle del Sacco, Magliocchetti propone lo screenig gratuito per i residenti

“Con determina del 12 dicembre 2019 della Direzione politiche ambientali e ciclo dei rifiuti, è stato approvato il modello di convenzione con il Dipartimento di Epidemiologia del Servizio sanitario regionale del Lazio – ASL ROMA 1  per la realizzazione del ‘Programma di valutazione epidemiologica’, relativamente ai requisiti tecnici, della popolazione residente nel Sito di Interesse Nazionale Valle del Sacco”. È quanto evidenzia Danilo Magliocchetti, consigliere comunale di Frosinone, che a tal proposito sollecita lo screenig gratuito per gli abitanti che vivono nella zona. Lo fa attraverso una richiesta inviata all’assessore regionale Alessio D’Amato.

“È – spiega il consigliere –  un provvedimento estremamente importante ed atteso dal territorio per il quale, in virtù dell’Accordo di programma tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e la Regione Lazio, vengono stanziati 960.000 euro per le spese necessarie. Orbene, andando a leggere nel dettaglio l’allegato A del provvedimento, ovverosia  la convenzione tra Dipartimento Di Epidemiologia del SSR del Lazio – ASL ROMA 1 e la Regione Lazio, al punto 1.2 Sorveglianza sanitaria e biomonitoraggio della contaminazione umana dei residenti nella Valle del Sacco, si apprende che ‘La popolazione in studio è costituita da 1200 persone, di cui circa 600 residenti entro un chilometro dal fiume nei comuni della provincia di Roma e circa 600 nei comuni della provincia di Frosinone. Il programma, prevede la sorveglianza sanitaria ed epidemiologica attraverso il monitoraggio biologico periodico del carico corporeo di β-HCH e altri inquinanti organici e controlli di salute periodici (biennali). Tutti i soggetti appartenenti alla popolazione in osservazione verranno inoltre seguiti in un follow-up prospettico per quanto riguarda il loro ricorso ai servizi sanitari (ricoveri ospedalieri) e il loro stato in vita e mortalità per causa’.

“Si tratta quindi di un intervento assolutamente necessario ma, forse, non completamente esaustivo dal punto di vista della popolazione interessata e del territorio impattato. Per questo ed in maniera assolutamente costruttiva, mi permetto di suggerire, oltre alla fondamentale indagine epidemiologica già programmata sulle 1200 persone, di integrare l’azione con quanto  previsto nel Decreto Taranto del Governo, laddove è scritto che ‘Al fine di garantire la necessaria e indifferibile attività di prevenzione e controllo dello stato di salute della popolazione residente e domiciliata nel Comune di Taranto, la Regione Puglia definisce e attua un programma straordinario di potenziamento della prevenzione primaria, secondaria e di presa in carico assistenziale, ivi compresi screening volontari e gratuiti, per la diagnosi precoce delle patologie correlate agli inquinanti ambientali presenti nell’area di Taranto e per l’effettuazione di indagini epidemiologiche sull’incidenza e prevalenza delle medesime patologie’ La Regione Lazio, quindi,  potrebbe prevedere anche degli screening volontari gratuiti, quindi senza pagare il ticket, per tutti quei cittadini della Valle del Sacco, che vale la pena ricordare ricomprende 19 Comuni di cui 4 della provincia di Roma e ben 15 della provincia di Frosinone,  (Anagni- Arce- Castro dei Volsci- Ceccano -Ceprano -Falvaterra -Ferentino -Frosinone -Morolo -Paliano -Pastena -Patrica- Pofi -Sgurgola –Supino). Si tratterebbe, da un lato, di un segnale di grande attenzione nei confronti del territorio, martoriato da troppo tempo da una significativa criticità ambientale. Dall’altro, di sviluppare una ulteriore ed estesa, quanto efficace, diagnosi precoce per eventuali ipotetiche malattie, legate all’inquinamento”.

“Sono assolutamente certo che, il mancato incasso del ticket , non inciderà così profondamente nelle casse della Regione e, in ogni caso, si tratterebbe di mancati introiti per una causa assolutamente nobile, qual è quella della tutela della salute. Per questo, consapevole della Sua dimostrata attenzione per le istanze che provengono dai territori, – conclude Magliocchetti  nella nota inviata a D’Amato- resto in attesa di un Suo cortese cenno di riscontro in ordine alla presente proposta”.