Sostituzione della condotta fognaria da via Fosse Ardeatine al depuratore di via Pratillo, la stoccata di Ferrara ai ‘Lavori Pubblici’

Facendo seguito al suo intervento al question time di ieri in consiglio comunale a Frosinone, allo scopo di dare impulso per la realizzazione di questo importante investimento per la nostra città, il consigliere Marco Ferrara ha analizzato approfonditamente la documentazione relativa allo scambio di corrispondenza tra l’Acea, la STO e il comune di Frosinone (Ufficio Lavori Pubblici ed omonimo assessorato) dal 2017 ad oggi, che dimostra il mancato ottenimento autorizzativo da parte del Comune di Frosinone verso ACEA per la sostituzione della condotta di scarico afferente il depuratore ACEA di via Pratillo che fiancheggia il fiume Cosa.

L’affondo

Questa inerzia dell’ufficio Lavori Pubblici è documentata da tutta questa corrispondenza , ma in particolar modo è dimostrata dal ‘Verbale di riunione’ tra le parti suddette del 26 settembre 2017 che trovate a partire da pagina 20 dell’allegato, che vi invito a leggere attentamente. Ieri ho consegnato tutto questo plico stampato al nuovo dirigente ai lavori pubblici architetto Sorrentino, allo scopo di sbloccare questa pratica, di modo che il Comune autorizzi la realizzazione di questa opera pubblica e si possa poi permettere ad  ACEA di sostituire questa lunga condotta fognaria che consentirebbe l’allaccio della fognatura di Maniano, che è stata costruita a spese del comune di Frosinone più di 10 anni fa e non è stata mai allacciata, oltre al collettamento dei reflui presso il depuratore “Pratillo” di Via Madonna della Neve, del nuovo complesso Intercom di via Maria e di altre zone della città capoluogo”.

L’opportunità

“Dopo la realizzazione di questo investimento di 1.250.000 euro da parte di ACEA si potranno allacciare alla rete fognaria e al depuratore di Pratillo altri 2.500 abitanti equivalenti e potrà essere risolto il problema ambientale a valle in zona depuratore a Pratillo dove si verifica, ogni volta che piove copiosamente, il fenomeno del “troppo pieno” negli scolmatori, che comporta lo scarico dei reflui fognari nel fiume Cosa.     Specifico che i soldi per realizzare l’opera pubblica in oggetto sono pronti nel bilancio di ACEA dal 2017 per essere spesi e che tali denari  provengono dai pagamenti delle bollette dei cittadini di Frosinone”.

Redazione

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