Gloria uccisa perché non voleva prostituirsi, due condanne

Ammazzata di botte perché non voleva prostituirsi. Si è concluso con due condanne e un’assoluzione il processo per l’omicidio di Gloria Pompili, la donna di Frosinone uccisa il 23 agosto del 2017. I giudici della Corte d’Assise di Latina hanno inflitto 24 anni a Saad Mohamed Elesh Salem e a Loide Del Prete, zia della donna. Assolto con formula piena Hady Saad Mohamed, marito di Gloria, nei confronti del quale pendeva l’accusa di maltrattamenti in famiglia.

L’accusa

Secondo quanto è emerso nel corso del processo, zia e compagno la portavano con l’auto a Nettuno, dove la costringevano a prostituirsi, per poi farsi consegnare i soldi frutto delle prestazioni sessuali.  Ma quando la ragazza tentò di ribellarsi, fu uccisa davanti ai figli in una piazzola di sosta sulla Monti Lepini.

Il Pm Carlo Lasperanza,  nel corso della requisitoria, ha evidenziato che per gli imputati:  “la cosa importante era che Gloria si prostituisse, mentre lei è morta per difendere i figli”.  I giudici, oltre alla condanna, hanno disposto una provvisionale immediatamente esecutiva di 50mila euro per ogni familiare. Per le motivazioni della sentenza sarà necessario attendere 90 giorni.

 

 

 

 

Redazione

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