Abbruzzese si dimette dal Cosilam e scrive a sindaci e soci

Ha preso carta e penna ed ha inviato una lettera ai sindaci e ai soci. Mario Abbruzzese, presidente del Cosilam, ha deciso di rassegnare le dimissioni.

Ecco il testo della missiva

“Gentilissimi Sindaci, gentilissimi Soci, ho ritenuto opportuno scrivervi direttamente considerando quanto accaduto nella giornata dello scorso 26 settembre perché la mia storia, umana prima che politica, contrariamente a quanto il ‘vulnus locale’ mi addebita, è sempre stata improntata alla massima collaborazione con tutte le Istituzioni, indipendentemente da quale fosse la coalizione politica che le governasse, e ciò in quanto ho sempre ritenuto che la collaborazione tra gli Enti a tutti i livelli fosse indipendente dalle campagne elettorali, dal rancore politico e dalla necessità di dover occupare una poltrona, calpestando gli avversari politici ed assegnando loro l’aberrante ruolo di nemici”.

Non è mai stata questa la linea guida del mio pensiero e della mia azione politica e, vi garantisco, non lo sarà nemmeno in futuro. In epoca recente, la coalizione politica, cui mi onoro di appartenere, avrebbe potuto assumere l’analoga decisione del 26 settembre scorso quando, nel 2016, venne eletto sindaco Carlo Maria D’Alessandro; ma così non è stato proprio, per quelle motivazioni e per quel rispetto istituzionale espresso prima, allorquando un Consiglio di Amministrazione di un ente intermedio venga nominato all’unanimità dei soci.

L’analisi

Orbene, ho ereditato un Ente a cui ho cercato di dare prospettive future, oltre che risolvere i problemi che si presentavano quotidianamente e, è bene sottolinearlo, a titolo gratuito. La mia visione futura del Cosilam prevedeva un impegno straordinario, ed in prima persona del sottoscritto e di tutti i soci, per rilanciare questo territorio, rimettendolo al centro dell’azione amministrativa, con una visione strategica del Lazio meridionale attraverso una tempestiva programmazione di grandi progettualità:  realizzazione di una fermata TAV nel Lazio meridionale, che per la prima volta è oggetto di un tavolo di confronto istituito con Reti Ferroviarie Italiane;  il piano di sviluppo turistico del Lazio meridionale, che prevede un finanziamento complessivo di oltre mezzo milione di euro;  il casello autostradale di Roccasecca, a servizio del costituendo Distretto della Ceramica deliberato dalla Giunta Regione del Lazio con delibera n° 69/2019; il finanziamento per lo studio dell’Apea, che consentirà la trasformazione dell’economia lineare in economia circolare;  il rilancio, dopo anni di stallo, del cronoprogramma per il completamento delle opere del Distretto del Marmo.

L’invito

Lascio tutto questo a voi in eredità nella speranza, o meglio, nella certezza che sappiate continuare su questo binario diretto verso il futuro, per ridare al Lazio Meridionale il ruolo che merita e che gli spetta, missione della quale mi ero fatto carico insieme con tutti quanti voi. Ma come avrete capito io non sono attaccato alle poltrone, e questo comportamento, lasciatemelo dire politicamente scorretto, messo in atto da due forze politiche importanti sul territorio ma non più maggioritarie, tende ad allontanare ancora di più i cittadini dalla buona politica.

Quindi, come vi confermavo all’inizio di questa mia lettera, per storia e cultura politica, scrivo direttamente a voi per rendervi note, con la presente, le mie dimissioni da Presidente del Consiglio di Amministrazione del nostro Ente. Rimetto nelle vostre mani il ruolo apicale del Consorzio nella speranza che lo stesso non diventi una poltrona oggetto di spartizione politica conseguente al vile atto, e questo lo dico nella convinzione che le dimissioni cosiddette di massa siano un atto messo in pratica da chi non è in grado di alzarsi in assemblea consiliare e esporre, in corretto italiano, una mozione di sfiducia nei confronti del Presidente o dell’intero Consiglio di Amministrazione. Avrei gradito un atto di questo tipo, perché sarebbe stato politicamente più corretto, e soprattutto sarebbe stato un atto da uomini.

I ringraziamenti

Infine, voglio ringraziare il Direttore Generale del consorzio, Avvocato Annalisa D’Aguanno, per la collaborazione e per il sostegno, così come tutti quanti i dipendenti, nessuno escluso, che mi hanno supportato quotidianamente in questo gravoso compito fatto di sogni, speranza e visione futura.

L’appello

Concludo appellandomi ancora una volta al buon senso che deve pervadere un amministratore pubblico: i progetti avviati che vi lascio sono importanti e, pertanto, vi esorto a sostenerli nell’immediato e nel prossimo futuro. Così come vi esorto per il bene del territorio ad approvare il bilancio di previsione, atto condiviso da tutti i consiglieri, che rappresenta uno strumento fondamentale per il rilancio del territorio.

Con la serenità ed il rispetto istituzionale di sempre

Redazione

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