I carabinieri sventano la truffa delle pietre preziose
Il copione della truffa delle pietre preziose è sempre lo stesso, già riscontrato altrove negli ultimi anni. Il gruppo criminale, dopo aver individuato con attenzione la possibile vittima, va in ‘scena’, interpretando diversi ruoli, al fine di indurre in errore il malcapitato di turno. L’ultimo tentativo si è verificato ad Anagni.
L’episodio
Tre persone, due delle quali ancora non identificate, hanno tentato di vendere false pietre preziose a un anziano signore della Città dei Papi. La strategia, ben collaudata, è consistita nel fatto che il primo malvivente, dopo essersi avvicinato al malcapitato, gli si è presentato come un cittadino residente all’estero e in possesso di un ingente quantitativo di pietre preziose. E mentre faceva osservare alla vittima alcune gemme, è entrata in azione un’altra persona, che ha simulato un concreto interesse per i diamanti, la cui autenticità è stata addirittura confermata subito dopo da un terzo complice. Quest’ultimo, infatti, si è presentato come un esperto nel settore.
La denuncia
L’anziano signore, quindi, convintosi della bontà dell’investimento, ha deciso di recarsi al bancomat per prelevare del contante, proprio con l’intento di acquistare tali pietre. A salvarlo sono stati i carabinieri di Anagni, impegnati in un servizio di controllo del territorio. Gli uomini dell’Arma, infatti, si sono accorti del tentativo di truffa e hanno così bloccato e denunciato un 43enne residente a Pomezia. Ora stanno dando la caccia ai due complici.