Lazio pride e moschea a Frosinone, Venturi: battaglie di civiltà
“Il Partito Democratico è l’unica alternativa alla Lega di Matteo Salvini, è l’argine ad una deriva sovranista, populista e per alcuni versi autoritaria e preoccupante”.
Fa eco alla collega Alessandra Sardellitti, il consigliere comunale dem di Frosinone, Norberto Venturi, che interviene sulle questioni più dibattute negli ultimi giorni: l’appuntamento con il Lazio pride del prossimo 22 giugno nel capoluogo e la diatriba sulla costruzione di una moschea, sempre a Frosinone.
“Il Lazio pride deve svolgersi in centro città”
“Dobbiamo metterci in gioco tutti, anche a Frosinone, anche in Ciociaria. Il percorso che seguirà il Lazio Pride non è un elemento secondario, perché anche da quello si misurerà il grado di civiltà, di libertà e di tolleranza della nostra comunità. La manifestazione deve svolgersi al centro del capoluogo, sfilando per le vie principali”.
“Proprio per lanciare il messaggio che la discriminazione non può avere diritto di cittadinanza nella nostra comunità e nella nostra società. Dimostrando con i fatti che i diversi orientamenti religiosi, culturali e sessuali sono una ricchezza e rappresentano in ogni caso un valore da tutelare e da garantire. La violenza, perfino verbale, va respinta al mittente”.
E sulla moschea argomenta: rispettate tutte le regole
Per quanto riguarda la costruzione della moschea, Venturi sottolinea come “sono stati già compiuti molti passi, tutti legittimi, tutti rispettosi delle norme urbanistiche e della comunità di Frosinone. Vedo invece il tentativo di formazioni di Destra, come la Lega e Fratelli d’Italia, di nascondersi dietro eccezioni secondarie con il solo obiettivo di non far realizzare la moschea, luogo di culto per una comunità islamica perfettamente integrata a Frosinone”.
“O vogliamo continuare a ritenere che debbano pregare nell’attuale posto in via Maria, cioè in un garage? Su temi del genere il Pd non può indietreggiare neppure di un millimetro. La costruzione della moschea è un segnale di civiltà. Il posto è stato già individuato: viale America Latina. E se procedure, atti, fatti e passaggi urbanistici sono stati rispettati, non può esistere la logica che ci siano diritti ‘meno diritti’ di altri”.
