Parte la ‘Rivoluzione azzurra’: all’Astor gli Stati generali di FI
“Un processo di rinnovamento, voluto con forza e chiesto da militanti, eletti e quadri dirigenti che rappresentano i territori, in modo particolare dal coordinamento provinciale di Frosinone”.
Così il coordinatore provinciale azzurro, Tommaso Ciccone, annuncia gli Stati generali in programma per venerdì prossimo, alle 18.30, all’Astor Hotel di Frosinone, dove insieme a lui ci saranno il vice coordinatore regionale Gianluca Quadrini; il vice coordinatore nazionale degli enti locali, Mario Abbruzzese; i consiglieri regionali Pasquale Ciacciarelli e Adriano Palozzi e il capogruppo alla Regione, Antonello Aurigemma.

Un appuntamento che segue quello del 18 giugno scorso, che ha visto la nascita del ‘Laboratorio Lazio per il cambiamento’, un’ipotesi di lavoro per aprire una stagione di profondo e radicale cambiamento del nostro partito.
L’analisi critica e il futuro del partito
“Già nei mesi scorsi – sottolinea Ciccone – è stata sollevata più volte, e non solo nella nostra provincia, la necessità di uno smantellamento del cosiddetto ‘cerchio magico’, concausa del declino nazionale a cui noi tutti stiamo assistendo. Già da settimane il coordinamento provinciale di Forza Italia ha avviato una profonda riflessione sul futuro del nostro partito, su come rinnovare la sua classe dirigente e la sua offerta politica”.
“Una critica rivolta alla gestione del partito, sottolineata dai quadri dirigenti e dagli eletti del nostro territorio, affinché, con i fatti e non più solo a parole, si manifesti la volontà d’intraprendere un percorso virtuoso fatto di rigenerazione e di proposte concrete, utili a invertire la tendenza che ci vede in disfacimento”.
Il rinnovamento deve passare per i territori
Ciccone si sofferma anche sulla necessità del “coinvolgimento fattivo dei rappresentanti territoriali, conoscitori delle istanze e delle necessità delle comunità locali. Dopo la conferenza stampa di Roma, inizia ora la fase del confronto e delle proposte concrete, attraverso l’organizzazione di una serie di incontri articolati su base provinciale, per ogni provincia del Lazio, e coordinati con l’attività di ‘Laboratorio Lazio per il cambiamento’. L’organizzazione territoriale di Forza Italia, dalla provincia di Frosinone, si dimostra, di fatto, ancora essenziale nelle dinamiche interne del nostro partito”.
“Lo ha fatto già come prima provincia nella quale si è celebrato un congresso provinciale per la nomina del coordinatore e del coordinamento; lo sta continuando a fare, insieme alle altre province del Lazio, come ingranaggio portante di un meccanismo di rigenerazione politica che sola può garantire la sopravvivenza del nostro partito”.
Venerdì gli Stati generali

“Nelle scorse settimane, durante i giorni di campagna elettorale, avevo lanciato la proposta di convocare gli ‘Stati generali di Forza Italia’ a livello provinciale, per raccogliere, in una mozione condivisa, critiche e proposte per un reale rinnovamento politico. Quella proposta, oggi, grazie all’iniziativa degli onorevoli Ciacciarelli, Aurigemma, Palozzi e Abbruzzese, acquista maggior peso perché inserita in un percorso di confronto e dibattito da condurre a livello regionale”.
“Da qui l’appuntamento dal titolo ‘Stati generali di Forza Italia – Laboratorio Lazio per il cambiamento’, in programma per venerdì 21 giugno all’Astor hotel di Frosinone, con inizio alle ore 18.30. Il primo di una serie che toccherà tutte le province del Lazio. Sarà l’occasione per un confronto corale, dialettico e costruttivo sul futuro di Forza Italia e dei suoi appartenenti, condotto fra i simpatizzanti, i militanti, gli eletti e i quadri dirigenti locali”.

La proposta: Frosinone cantiere azzurro
“In quella stessa occasione – fa sapere infine Ciccone – proporrò la costituzione, per la provincia di Frosinone, di un tavolo per l’elaborazione progettuale e l’approfondimento politico denominato ‘Frosinone cantiere azzurro’, con lo scopo di rafforzare la “Rivoluzione azzurra” attraverso l’impegno congiunto di un gruppo di lavoro composto non solo da chi, a ogni livello di competenza e secondo il proprio ruolo, si riconosce in Forza Italia, ma anche da quanti sono rimasti, per scelta o per necessità, ai margini del nostro partito”.


