giovedì 28 Marzo 2024
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Frosinone senza sindaco né vicesindaco: l’incendio manda in scena il cortocircuito istituzionale

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Il vicesindaco non è colui che indossa la fascia per tagliare nastri e nastrini quando il sindaco è impegnato altrove. Il “secondo cittadino” è colui che ha la capacità (e la volontà) di assumersi le responsabilità in assenza del primo cittadino. Oneri e onori. Il vicesindaco ha un ruolo importante e non può permettersi di non attivarsi in maniera immediata in caso di emergenze oppure di fuggire le responsabilità in attesa del ritorno del “titolare”. La gestione di una città, soprattutto se si parla di un capoluogo di provincia, e di un Comune che ha già diverse problematiche, è una cosa importante, non una partita di calcetto tra amici. Fatta questa dovuta premessa, la domanda è: non è il caso che Frosinone abbia, una volta per tutte, un vicesindaco? Non sulla carta, si intende, ma nella quotidiana realtà cittadina. Un vicesindaco che non si nomini, però, in base ai soliti meccanismi politici ma in base alle esigenze della città, che non ha bisogno di fantasmi ma di presenze forti.

Ieri mattina una fabbrica, l’ennesima, inizia a bruciare nell’area industriale di Frosinone. Nicola Ottaviani si trova all’estero. La palla dovrebbe quindi passare nelle mani di Antonio Scaccia, che dovrebbe dirigere ogni operazione nel migliore dei modi. Di fatto, però, nel capoluogo va in scena un vero e proprio cortocircuito istituzionale, che non consente di fronteggiare al meglio l’emergenza, creando tra l’altro molte polemiche tra i cittadini e i Comuni viciniori.

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L’attivismo dei sindaci vicini

I sindaci dei paesi limitrofi si mobilitano subito: mentre pensano se sia o meno il caso di emettere un’ordinanza che possa prevedere l’abbandono delle zone vicine all’incendio (o più semplicemente, ad esempio, la chiusura delle finestre e il non utilizzo dei pozzi o delle colture nel raggio di x chilometri) allertano la cittadinanza tramite le pagine Facebook e i siti istituzionali, chiedendo che si faccia il passaparola. Quindi si mobilitano e, oltre ad inviare le proprie pattuglie dei vigili disponibili in ausilio (nonostante la non competenza territoriale) vanno anche in prima persona sul luogo dell’incendio per capire dal vivo la situazione.

A Frosinone si dorme…

Da Frosinone tutto tace. Le 10 del mattino, le 11, mezzogiorno, l’una…. niente di niente. Dopo pranzo si viene a sapere che è stato organizzato un vertice. Alle 16.00! Immediate le polemiche dei cittadini che ironizzano sul lungo pranzo del sabato nonostante l’emergenza. Naturalmente l’incontro inizia in ritardo. Finisce intorno alle 17.30 ma, alla vista dei microfoni e delle telecamere, i pochi rappresentanti della città di Frosinone che avrebbero potuto cogliere la palla al balzo per informare la cittadinanza grazie al lavoro svolto dai mass media locali e regionali, fuggono letteralmente via per non rilasciare alcuna dichiarazione, allontanandosi di corsa e uscendo da porte secondarie, compreso il “comandante in carica”, il vicesindaco.

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Il vicesindaco Antonio Scaccia in serata, al termine del vertice in Comune, poco prima di “fuggire” dai giornalisti

In serata arriva la stringata nota… su Facebook

Bisognerà attendere le 18 passate, quindi il buio, per leggere due righe sulla situazione. Dalla pagina Facebook del Comune: “Al momento, dagli accertamenti effettuati, non sussistono elementi per l’emanazione di un’ordinanza contingibile e urgente da parte del Comune: non vi è la necessità di adottare provvedimenti da parte dell’autorità comunale in quanto, come accertato dal tavolo tecnico, la corrente aerea sta spirando nella direzione di altri Comuni del circondario, per i quali operano differenti competenze territoriali”. Quindi in serata la patata bollente viene gettata, senza neanche troppi scrupoli né preavvisi, nelle mani dei sindaci degli altri Comuni. Che non sono stati invitati al vertice nonostante la valenza provinciale del tavolo (vista la presenza di Prefettura, Asl, Arpa, Vigili del Fuoco e Polizia Provinciale). L’unico “fasciato” sul posto, ma forse per sua iniziativa personale a questo punto, era il sindaco di Supino Gianfranco Barletta. (Di più: se all’improvviso cambia il vento cosa si fa? Ci si rivede l’indomani, dopo una “sana” dormita, per pensare se sia il caso o meno di fare un’ordinanza?).

Il sindaco di Patrica Lucio Fiordalisio durante una delle ultime manifestazioni per l’ambiente

Nessuno invita i sindaci dei Comuni confinanti

E infatti alle 21 il sindaco di Patrica Lucio Fiordalisio, che nelle ultime settimane proprio in nome delle battaglie ambientali ha abbandonato il proprio partito per non avere connotazioni politiche, ha voluto togliersi qualche sassolino dalle scarpe: “Aggiornamento incendio? Non esiste alcun aggiornamento. Davanti ad un corto circuito istituzionale che rispetto a questi accadimenti, non prevede un coordinamento con i Comuni limitrofi, che non istituisce una cabina di regia in grado di fornire informazioni e avviare azioni sinergiche tra enti, si resta soli a decidere. Qui a Patrica tuttavia siamo abituati. In questa desolazione si cerca di prendere decisioni o meglio suggerire interventi che non creino allarmismo ma allo stesso tempo che non diano la sensazione che non sia accaduto nulla. Per quanto mi riguarda siccome mi sono recato sul luogo dell’incendio e avendo preso contatti con l’Arpa Lazio che fornirà i primi esiti degli elementi acquisiti nella serata di lunedì chiedo a tutti i cittadini di Patrica di evitare in questi giorni il più possibile gli spazi aperti, tenere chiuse le finestre e non consumare prodotti degli orti”.

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Una responsabilità troppo grande firmare un’ordinanza precauzionale? E le mascherine che fine hanno fatto?

Poi, al di là della grande disorganizzazione, la domanda resta sempre la stessa: se è sabato mattina e c’è un incendio con una colonna di fumo chilometrica, e i risultati dell’Arpa per sapere quanto inquinanti sono quei fumi arriverà solamente di lunedì, perché non emanare un’ordinanza precauzionale, che possa comunque tutelare la salute dei cittadini? E le famose mascherine da comprare per distribuire alla cittadinanza, di cui si era parlato durante lo scorso incendio della Mecoris, che fine hanno fatto? Sono pronte e stipate in qualche magazzino comunale in attesa di emergenze “maggiori”, oppure ancora non esistono, come la scorsa volta? Infine: qual è il piano comunale in caso di pericolo emergenziale? Dare comunicazioni alla cittadinanza dopo quasi 10 ore dall’inizia dell’evento possibil emergenziale rientra in tale protocollo?

Attendiamo risposte ufficiali

Ci piacerebbe che queste domande non rimanessero lettera morta, bensì che ci fosse data una risposta istituzionale, una volta per tutte. Risposte da dare poi ai cittadini, che queste domande se le pongono ormai da tempo, senza però stimolare alcuna reazione negli interessati, come se non fosse affar loro. Non è ancora arrivata l’ora di lasciare i chiacchiericci politici ad un angolo, rimboccarsi le maniche e agire?

 

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Marco Ceccarelli
Marco Ceccarellihttps://www.tunews24.it
Marco Ceccarelli è giornalista e fotoreporter, attualmente Direttore Responsabile di TuNews24.it. La sua carriera inizia nel 2004 presso il quotidiano Ciociaria Oggi, occupandosi prima di cultura e spettacolo come collaboratore e passando successivamente alla cronaca come redattore, quindi diventando responsabile della cronaca nera provinciale fino al 2014. Nel frattempo ricopre anche il ruolo di Direttore Responsabile di alcune riviste locali, come Beautycase, ed è corrispondente del quotidiano nazionale Il Giornale per le province di Frosinone e Latina. Quindi, dopo aver fondato nel 2013 la società di Comunicazione e Marketing Globalpress S.r.l., entra a far parte del Gruppo Editoriale Perté, ricoprendo in un primo momento il ruolo di Direttore Editoriale del mensile Perté Magazine e di Radio Perté, successivamente anche del settimanale cartaceo Perté Week e del quotidiano web Perté Online. Sempre nell’ambito di tale progetto, presta servizio presso l’emittente Lazio Tv, dove idea diverse trasmissioni televisive e radiotelevisive. Dopo tali esperienze, nel 2015 decide, con l’avvento del Frosinone Calcio in serie A, di fondare il settimanale Tu Sport di cui è Direttore Responsabile e, pochi mesi dopo, dà vita anche al settimanale generalista Tu News. Nel frattempo accetta l’incarico di Direttore Responsabile della rivista mensile Frosinone In Vetrina e in seguito anche di Ciociaria & Cucina Excellence". Quindi dà vita al quindicinale cartaceo Non Solo Annunci,  alla rivista mensile pocket patinata Ciociaria da Vivere e ai quotidiani online TuNews24.it e Il Corriere della Provincia. Negli anni 2019 e 2020 intraprende la gestione del canale provinciale di Frosinone di Lazio Tv, accetta l'incarico di Direttore Responsabile del mensile web nazionale Valori e Cultura e riporta in vita lo storico marchio dell'informazione ciociara La Provincia Quotidiano.  E ancora: accetta la direzione della testata culinaria Il Pappamondo e del magazine di salute e benessere Medical Group. Da ultimo (ma solo per ora) fonda e dirige i quotidiani online LaProvinciaFrosinone.it, LaProvinciaLatina.it, LaProvinciaViterbo.it e LaProvinciaRieti.it.
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