lunedì 13 Maggio 2024
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Richiedenti asilo nei condomini, è caos

La convivenza tra italiani e richiedenti asilo sembra una bomba ad orologeria e siamo vicini al punto di non ritorno

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Richiedenti asilo nei condomini, la convivenza diventa spesso insostenibile e molti inquilini e proprietari di immobili si sentono in ostaggio e abbandonati dalle istituzioni. E’ pur vero che molti immigrati fanno lavori pesanti, sono sottopagati e tutto questo andrebbe regolamentato. 

Richiedenti asilo nei condomini

Alcuni politici e intellettuali minimizzano le problematiche di convivenza che sovente si verificano sul territorio, asserendo che comunque molti richiedenti asilo, fanno di tutto per lasciare il suolo italiano e il loro numero dopo tutto è esiguo. Vogliono quasi tutti raggiungere la Germania, l’Olanda o il Regno Unito, faccenda però tutt’altro che facile e la narrazione convince poco. La gente comune, la comunità non ha però questa percezione. La casalinga di Voghera e  il contadino di Poggio Bustone, non la vedono proprio così e rumoreggiano, poiché dall’epoca in cui li chiamarono in causa, non si sono “estinti” e ci tengono a far sentire la loro voce.

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Richiedenti asilo nei condomini - richiedente asilo

Insomma è più facile a dirsi che a farsi questa convivenza e intanto l’atmosfera in alcune zone è incandescente. La Francia opera respingimenti con controlli capillari non solo sulla frontiera di Ventimiglia, ma su tutta la linea di confine con l’Italia.

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Clandestini e permesso di soggiorno

Intanto a me è capitato d’essere fermata per strada da chi si rivolge alle forze dell’ordine, senza trovare soluzioni o ascolto. Chi è richiedente asilo, sembra essere chiuso in una bolla di cristallo, intoccabile, custodito come una reliquia, e il cittadino italiano che paga le tasse, si sente in trappola.

Richiedenti asilo nei condomini - carovana di migranti

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La signora Cristina, portando fuori il cane, si dice sull’orlo del collasso nervoso. Non riesce a identificare da quante persone sia composto un nucleo di richiedenti asilo che occupa l’appartamento sotto il suo. Il via vai di gente è continuo e non c’è verso di riportare queste persone ad uno stile di vita tranquillo. E’ amareggiata la signora Cristina, che è ancora giovane, vorrebbe un altro figlio, ma non può permetterselo, però deve lavorare e pagare le tasse, mantenendo di fatto i figli delle donne migranti e in questo concetto c’è qualcosa di crudele, di ingiusto e direi di drammatico.

Convivenza tra italiani e richiedenti asilo

Secondo la signora Cristina, l’idea che ci siano delle ore per riposare non è accettata da queste persone, che gridano, e tengono la TV ad un volume che fa tremare i vetri. Una donna di colore, sembra che abbia sub affittato delle stanze a dei conterrai e pare che lo faccia periodicamente. Non si sa chi sono, quanti sono e queste persone cambierebbero sempre, confondendo le idee a chi cerca di controllare chi entra e chi esce dal condominio. Non c’è percezione di sicurezza e la tranquillità va perdendosi. Grida, urla, di giorno e di notte sarebbero la prassi.

Richiedenti asilo nei condomini

Musica a tutto volume ad ogni ora e gente che corre in casa. I bambini sarebbero fuori controllo, e queste persone a volte farebbero i bisogni in giardino. Buttano le bici negli androni, in giardino e ogni tanto li si incontra che procedono contromano, quindi il problema è anche fuori casa.

Migranti verso l’Europa

Spesso in estate starebbero in finestra nudi e sbeffeggerebbero gli altri condomini se li riprendono. Ci sono stati casi di sospetta prostituzione e rapporti sessuali in finestra, senza curarsi dei vicini. Alcuni potrebbero dire, che si tratta di razzismo e spesso accade. Però la signora Cristina fa notare che certi giornalisti e politici che difendono chi si introduce in Italia clandestinamente, non ci vivono gomito a gomito. Potrebbero ospitarli loro, ma non succede mai. Come darle torto se lei in trincea ci sta? Come se non bastasse, alcuni proprietari hanno dovuto vendersi casa, e se protestano alcuni hanno ricevuto minacce con coltello e varie rappresaglie e atti di vandalismo alle auto. Ci sono casi di occupazioni di abitazioni private e buttarli fuori spesso sembra impossibile. Anni di sacrifici per comprare una casetta che poi di fatto viene “rubata”.

Migranti e centro d’accoglienza

Non va meglio sui mezzi pubblici, in cui molti richiedenti asilo non vorrebbero pagare il biglietto e spesso aggredirebbero il personale. Alle proteste di un autista che voleva chiamare la polizia, due donne di colore “richiedenti asilo” lo avrebbero minacciato brandendo un ombrello. Il poveretto racconta che avrebbero minacciato anche di raccontare alla polizia che lui le avrebbe molestate. Un lavoratore che deve portare il pane a casa, cosa deve fare? La signora Cristina si accende una sigaretta davanti a noi, è esausta e racconta di aver avuto problemi anche all’Asl. Le richiedenti asilo pretenderebbero di non lavarsi. L’odore sarebbe terribile e pretenderebbero anche di avere qualcuno che parla inglese per loro. Comunque in caso di salute, capirsi a mio avviso è fondamentale. A volte si presenterebbero con i bambini che strillano per passare avanti e saltare la fila.

Richiedenti asilo nei condomini e culture a confronto

Lascerebbero i pannolini dei bambini in giro e se sono più grandi, gli farebbero fare i bisogni per strada, così come se niente fosse. Ad una signora anziana, avrebbero staccato le persiane per accendere un fuoco e protestare non serve. Non mancano le risse, anche nel cuore della notte, per strada e in casa e poi le grate usate per fare il barbecue sul balcone. Maneggerebbero i coltelli e chiaramente in queste zone, non si può lasciare i bambini giocare in cortile. Bisogna sempre accompagnarli. Molti stanno vedendo svalutare velocemente i propri immobili e la gente si sente abbandonata dallo stato. La convivenza non è facile tra culture diverse, tuttavia serve la volontà di adattarsi. Del resto gli italiani che sono emigrati all’estero, hanno sempre cercato di essere rispettosi. E’ evidente che qualcosa deve cambiare. Cristina se la prende con i politici, si accende un’altra sigaretta e va via sconsolata.

© Riproduzione riservata

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Simona Aiuti
Simona Aiuti
Giornalista, web editor, blogger e autrice di romanzi, Simona Aiuti collabora con il quotidiano online TuNews24.it. Ama lo sport, l’arte in tutte le sue declinazioni e andare per musei e mostre. Si occupa da sempre di costume, italiani nel mondo, eccellenze tricolore e di trovare così le nostre tracce sovente profonde all’estero, anche e soprattutto nella stratificazione storica. Ama la storia, i dettagli dell’archeologia nascosta, la scultura, la poesia e l’arte in generale, in molte delle sue sfaccettature.
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