martedì 19 Marzo 2024
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Fondata nel 1989, il prossimo anno la Bocciofila Badia spegnerà 30 candeline

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Compirà trent’anni di attività l’anno prossimo la “Bocciofila Badia” di Ceccano. Grazie all’impegno e la passione di alcuni volenterosi, nel 1989 è stata fondata l’associazione che porta il nome della popolosa contrada fabraterna. Tra questi Antonio Del Brocco, attuale presidente della “Bocciofila Badia”. Con lui si ripercorrono le tappe che hanno portato alla crescita e allo sviluppo di questa realtà sportiva.

“Con alcuni amici e appassionati – esordisce – abbiamo creato un’associazione e ci siamo tassati per iniziare l’attività.

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Ma soprattutto per procedere con i primi lavori da effettuare per rendere la struttura efficiente e funzionale. Pian piano questo luogo, grazie anche alla disponibilità dei proprietari del terreno dove oggi sono operativi due campi di bocce al coperto, è diventato funzionale e punto di riferimento. Nel 1993 abbiamo iniziato anche ad organizzare gare sia a livello locale che provinciale”.

Come è organizzata la società e su quanti praticanti potete contare?

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“Intanto facciamo parte del Comitato Provinciale Bocce presieduto da Mauro Iafrate e coordinato da Marco De Luca – prosegue Antonio del Brocco – Il nostro direttivo è invece composto, oltre che da me che sono il presidente,  anche dal vice Antonio Borsa, dai consiglieri Antonio Antonucci ed Emilio Campagiorni e dal segretario-tesoriere Daniele Vernaroli.

Possiamo contare su una trentina tra soci e praticanti provenienti anche dalle vicine Castro dei Volsci e Patrica. In passato abbiamo gareggiato anche a livello nazionale con ottimi risultati. Siamo sempre presenti nelle varie gare che si svolgono sia a livello provinciale che regionale”.

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E poi un’attenzione particolare al sociale?

“Da cinque anni – sottolinea il presidente della “Bocciofila Badia” – abbiamo graditi ospiti ogni lunedì mattina dalle 10.00 alle 11.00 i ragazzi diversamente abili a livello cognitivo che frequentano i centri diurni “Priori” di Frosinone, di Isola del Liri e il “Maxwell Jones” di Ceccano. Questo progetto è stato reso possibile grazie all’impegno del dottor Filippo Morabito, responsabile della UOC Residenzialità e Semiresidenzialità del DSM-PD ASL di Frosinone, dei dottori Renato Certosino e Roberto Pozzuoli, oltre che delle assistenti sociali Marzia De Santis e Franca Di Chiacchio e dei collaboratori Franca Vitale ed Emanuele Ceci.

Ogni anno nel mese di giugno organizziamo l’iniziativa “Attiva…mente in Campo”. La prossima sarà la quarta edizione ed un vero piacere vedere questi pazienti cimentarsi nel gioco delle bocce, altamente terapeutico per loro”.

Prospettive future?

“Dal momento che questo territorio è molto carente in fatto di strutture per praticare l’attività sportiva e per il tempo libero – conclude Antonio Del Brocco – Il mio e nostro augurio è che questa nostra realtà possa diventare al più presto un punto di riferimento pubblico in grado di accogliere tutte quelle persone che vogliono trascorrere del tempo libero giocando a bocce e, per chi intende gareggiare, anche per allenarsi”.   

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