La raccolta firme per la proposta di legge, per iniziativa popolare, avanzata dalla Cisl “La partecipazione al lavoro. Per una governance d’impresa partecipata dai lavoratori” ha fatto tappa ad Anagni. Un incontro con i simpatizzanti e gli iscritti all’organizzazione sindacale che ha permesso di analizzare anche la situazione che si sta vivendo in questo momento.
La proposta di legge si prefigge quattro obiettivi: il primo è quello gestionale dove si prevede l’integrazione nei consigli di amministrazione delle società a partecipazione pubblica con almeno un rappresentante dei lavoratori. Il secondo punto è quello finanziario, in questo caso proponiamo numerose novità disciplinando, anche, l’accesso contrattuale dei dipendenti a piani di azionariato diffuso e la possibilità di essere azionisti-lavoratori. Terzo punto è quello organizzativo con l’introduzione di un meccanismo premiale per le imprese che coinvolgono i lavoratori in progetti innovativi e per i lavoratori che si impegnano a contribuire all’innovazione e all’efficientamento dei processi produttivi. Ultimo punto è quello consultivo dove si stabilisce che i sindacati hanno il diritto di essere consultati in via preventiva e obbligatoria. Di questo si è parlato nel corso dell’incontro tenuto dalla Cisl, ma quella è stata anche l’occasione per analizzare quanto sta accadendo all’interno del Comune di Anagni.
«Nel corso dell’assemblea abbiamo avuto modo di spiegare nel dettaglio la proposta di legge che stiamo portando avanti – hanno affermato il Segretario Generale della Cisl Fp Antonio Cuozzo e il Responsabile del Dipartimento Enti Locali Cisl Fp Raffaele Ercoli – Un’iniziativa popolare molto apprezzata dai presenti che hanno deciso di sottoscrivere il disegno di legge. Ma l’assemblea è stata anche l’occasione per analizzare la situazione che si vive all’interno del Comune di Anagni.
Una situazione che, purtroppo, penalizza fortemente i lavoratori e le lavoratrici, questo perché si registra una forte carenza di personale e manca, anche, la valorizzazione dei dipendenti che sarebbe possibile attraverso il contratto colletti nazionale. Una situazione che getta, inevitabilmente, nello sconforto molti dipendenti. Per questo motivo come organizzazione sindacale chiedere un incontro immediato all’amministrazione comunale al fine di poter valutare, insieme, azioni da adottare per valorizzare al meglio i lavoratori e le lavoratrici del Comune».