Ritardi cronici, bugie via social, falsi annunci, atti che compaiono nell’albo pretorio oltre un mese dopo la creazione, tanto denaro pubblico concesso a privati per l’organizzazione di eventi dopo che si è predicato per settimane il risparmio ‘a tutti i costi’ non istallando in città neanche una lucetta di Natale, e chi più ne ha più ne metta. A Frosinone l’era Mastrangeli pare veramente iniziata nel peggiore dei modi. Sono bastati una manciata di mesi per capire di che pasta era fatto il successore di Nicola Ottaviani, che in pochissimo tempo è riuscito a creare malcontento e risentimento nella cittadinanza, persino in coloro che lo hanno votato, ma anche nei propri collaboratori e nella propria squadra di governo.
D’altronde pare proprio che per il primo cittadino la parola condivisione non esista: ostinato a voler essere un uomo solo al comando, forse non ha ancora capito che il suo nome non è Fausto Coppi ma Riccardino (per gli amici) e che il suo traguardo non è Pinerolo. Siamo nel capoluogo della Ciociaria, Anno Domini 2023, e quello che si spera non è una grande impresa tra le vette alpine ma, a questo punto, semplicemente che Frosinone riesca a sopravvivere a Mastrangeli.
Dopo tanti ritardi per l’apertura del cantiere che dovrà portare, secondo il progetto, ad un sostanzioso restyling dei Piloni, ecco l’annuncio del primo cittadino, su Facebook, tra i commenti di un post della pagina amica ‘Frosinone mi piace’. Mastrangeli, rispondendo a Claudia che chiede una data certa sull’inizio dei lavori ai Piloni, scrive serafico: “tra 7 giorni”. Uno più sette fa otto, quindi l’inizio annunciato dal sindaco è previsto per l’8 gennaio. Poco dopo è la stessa pagina Facebook, partendo da quel commento ma probabilmente facendo male i conti, a rilanciare la notizia con un nuovo post, ribadendo l’imminente partenza dei lavori per il 9 gennaio. Bene, oggi è 10 gennaio, ma dell’inizio dei lavori non vi è alcuna traccia.
Parrebbe infatti che di vero ci sia solamente un ennesimo incontro, ieri mattina, tra i tecnici del Comune e qualcuno della ditta appaltatrice. Nulla di più. I lavori, dunque, sono ancora al palo. E le promesse del sindaco, ad oggi, solo fumo.
Fossero solo i ritardi nell’inizio dei lavori… ci saremmo pure abituati ai politici che pronunciano ‘mancate verità’ ai propri elettori dopo aver conquistato le ambite comode poltrone. Ancor più gravi, però, sono gli atti amministrativi che vengono pubblicati in ritardo. Come nel caso degli eventi natalizi, quando il Comune di Frosinone aveva messo ‘in palio’ quasi 40mila euro di soldi pubblici destinati all’organizzazione, ma aveva ‘dimenticato’ per oltre un mese la delibera nel cassetto, salvo poi renderla pubblica 4 giorni dopo che l’evento era stato già affidato a una società privata tramite determinazione dirigenziale (LEGGI: ‘Christmas Village’ da 40mila euro, il mistero della delibera pubblicata oltre un mese dopo) oppure dell’ordinanza che prevedeva una domenica ecologica, quella appena trascorsa, pubblicata sull’albo pretorio il giorno stesso, quindi assolutamente senza preavviso per i cittadini, e addirittura con un giorno di ritardo quella che prevedeva la chiusura di via Aldo Moro per la consueta isola pedonale (LEGGI: Domenica ecologica ‘last minute’ senza motivo, l’Amministrazione Mastrangeli crea scompiglio in città).
Questi sono fatti gravi che andrebbero valutati non solo dai cittadini ma anche dalle autorità competenti nelle sedi più opportune, perché guidare una città non è un gioco e occorre farlo con competenza, serietà e impegno, onde evitare di creare danni, siano essi di natura economica o anche più semplicemente di natura organizzativa da parte degli abitanti di una città, che non possono far altro che soggiacere a tali comportamenti, e subire i danni di una cattiva amministrazione della ‘res publica‘.
Marco Ceccarelli
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