L’outfit è il solito utilizzato per i ‘sopralluoghi’ fuori provincia: completo scuro, cravatta rossa e occhiali da sole. Stavolta, però, la ‘gita fuori porta’ del presidente della Regione Francesco Rocca ha avuto altre finalità. Basta andare sulle pagine social del candidato Ugo Di Pofi, infatti, per vedere la lungo carrellata di foto che campeggia in bella mostra: lui è accanto al governatore del Lazio, insieme ai vertici territoriali di Fratelli D’Italia.
D’altronde la preoccupazione dell’onorevole Ruspandini, presidente provinciale di Fdi (non si sa ancora per quanto), è parecchia. Qualora dovessero andare male le elezioni su Ceccano, la sua roccaforte, il rischio concreto è quello che gli si sgretoli tutto in mano. Già con i congressi, nei centri ciociari più importanti, le cose per lui non sono andate per niente bene, così come nel capoluogo, dove ha dovuto rinunciare al suo candidato e, per evitare di andare alla conta e fare figuracce, ha dovuto fare un passo indietro (LEGGI: Alessia Turriziani eletta per acclamazione nuova coordinatrice cittadina di Fratelli d’Italia).
La tensione a Ceccano è alta, tanto che l’onorevole avrebbe tentato più volte di venire a patti con Fabio Giovannone, la candidatura alternativa del Centrodestra sul territorio, per cercare almeno di avere più chance di andare al ballottaggio. Si mormora che nelle ultime settimane sia diventato una specie di ‘stalker’ per Giovannone: si farebbe trovare un po’ ovunque, nei luoghi che frequenta, per portarlo a prendere caffè e tentare di convincerlo all’unione (LEGGI: Ruspandini tenta di riunire il Centrodestra: pronto a ritirare Di Pofi se si trova l’accordo?).
La paura di Ruspandini è comprensibile, anche perché è passato veramente poco tempo dall’arresto del suo precedente candidato, l’ex sindaco Roberto Caligiore: un episodio di cronaca che ha creato un vero e proprio terremoto nella città di Ceccano, dove in tanti hanno puntato il dito contro l’onorevole e il suo gruppo politico, che per questa tornata elettorale hanno deciso di appoggiare Di Pofi: una scelta fatta proprio per portare un volto nuovo e tentare in qualche modo di far dimenticare alla cittadinanza quanto accaduto nei mesi scorsi.
Una cittadinanza che non ha perdonato al presidente provinciale di Fdi neanche il suo intervento pubblico fatto all’indomani dell’arresto di Caligiore: non c’è stata condanna nelle parole dell’onorevole, né ha deciso di prendere ufficialmente le distanze da quanto accaduto.

Tornando alla visita odierna di Rocca, non è difficile immaginare come sia stato lo stesso Ruspandini, insieme al suo braccio destro, il consigliere regionale Daniele Maura, a chiedere al presidente Rocca di fare questa comparsata ciociara, dato che appena 5 giorni fa i due erano in Regione proprio insieme al Governatore, come è possibile notare dalle foto comparse sui social (VEDI SOPRA). Una richiesta di aiuto alla quale Rocca non ha potuto dire di no ma, per evitare polemiche, ha provveduto a ‘mascherare’ da visita istituzionale. Insieme ai sui collaboratori, ha quindi deciso di inviare un comunicato stampa che fa riferimento ad una visita territoriale finalizzata a sopralluoghi sulle strutture sanitarie del posto, dunque alla Casa della Salute, dove sono iniziati lavori per la trasformazione in Ospedale di Comunità (il 14 aprile scorso, quindi circa un mese fa e non certo oggi) e alla Rems (la cui ristrutturazione terminerà questa estate, dunque anche in questo caso non certo oggi).
E intanto sono in molti, a Ceccano, a paragonare il prossimo 25 maggio, data in cui si andrà al voto, al 25 aprile, giorno della Liberazione. Se veramente è questa la volontà comune, i cittadini potranno liberamente scegliere il futuro del loro paese con una semplice croce, in segreto, all’interno di una cabina elettorale: nulla di più facile. Se invece decideranno per la ‘continuità’, allora non avranno certamente più il diritto di potersi lamentare ancora. Né chiacchierando al bar, tanto meno sui social…