Una cena tra amici, da quello che è emerso dalle voci arrivate in redazione. Amici per lo più consiglieri comunali ciociari, dunque sia del capoluogo che di alcuni paesi dell’hinterland, oltre a ‘grandi elettori’. Una cena voluta per stare insieme, ma anche per sviscerare le varie problematiche di un territorio che si fanno, a quanto pare, sempre più annose e poco risolvibili, contribuendo a far cadere le nostre zone in un baratro sempre più profondo, sia dal punto di vista del lavoro sempre più carente ma anche dell’economia in picchiata e di città abbandonate e non al passo con i tempi, dunque non all’altezza di altri territori, sia italiani che europei. Ad organizzare l’incontro Alfredo Pallone, che in queste settimane avrebbe avuto non poche sollecitazioni che lo spingevano a tornare in politica.
Il presidente del Comitato di Enac Servizi (oltre che responsabile dell’Anticorruzione), già Consigliere d’Amministrazione dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile e europarlamentare, felice per la massiccia presenza alla cena, una volta salutato tutti e mangiato, ha voluto prendere la parola, spiegando i motivi per i quali fosse amareggiato e, dunque, non più disponibile a prender parte in prima persona alla politica attiva.
C’è stata poca riconoscenza, avrebbe spiegato Pallone alla platea, ricordando quanto lui ha fatto per l’attuale classe dirigente ma soprattutto per il territorio, una cosa tra tutte l’importante servizio di Emodinamica, ora un’eccellenza, per il quale si è tanto battuto ottenendo anche il riconoscimento dell’ex ministro della Salute e presidente della Regione Lazio Storace. Quindi arrivando alla questione aeroporto, che da come ha parlato sarebbe una ‘ferita’ ancora aperta. Sì, perché Pallone, durante il suo discorso, ha voluto sottolineare come nessuno abbia deciso di avvicinarsi ad un progetto importantissimo per la Ciociaria ma anche per l’intera regione.
Sulla questione aeroporto, a quanto a tenuto a evidenziare Pallone, ci sarebbero state solamente bugie populiste per mettere in cattiva luce il progetto e niente più. Come quelle che parlavano di aerei che, nell’eventualità, sarebbero passati sulla città e anche sull’ospedale ‘Spaziani’. Non sapendo neanche, ha raccontato, che l’Europa ha già deciso che i velivoli non possono più passare sopra la città e che sarebbero arrivati nel capoluogo, dunque, dai Monti Lepini. E ancora gli ambientalisti, che hanno parlato dell’inquinamento per la città. Ma nessuno ha speso una parola in favole dell’importanza di quell’aeroporto, nessuno che ha chiesto o organizzato un incontro sul territorio per dissipare dubbi e capire meglio di cosa si parlasse. Nessuno. Tutti contrari, compresi coloro che, invece, anni fa erano favorevoli all’aeroporto a Ferentino.
Alfredo Pallone ha quindi ribadito che non starà più in politica. Che non ce la fa, vista anche l’età, ma soprattutto perché qui vede ‘il deserto dei Tartari’, oltre ad avere tanta delusione per l’irriconoscenza dimostrata. “Dispiace solamente – ha spiegato – non aver fatto crescere giovani bravi, perché in questo territorio ce ne sono”.
“Un mio saggio prof – con questa frase ha concluso il suo discorso – diceva che i mali del mondo si vedono su un paradigma di tre ‘i’: invidia, ignoranza e ira”. Quindi ha ringraziato i presenti e salutato, promettendo che ci saranno a breve altre cene, anche con differenti invitati. Chissà…