La Juventus è innocente e queste “plusvalenze” vanno smontate, svelate per quello che sono. Poiché questo termine strombazzato dai media, fa solo impressione.
La Juventus è innocente
Le plusvalenze tecnicamente sono una voce in bilancio. Nel nostro caso si tratta della vendita di un calciatore ad un prezzo maggiore, rispetto a quello che si è pagato. Sia chiaro che su queste “plusvalenze” si pagano tasse regolarmente dichiarate. Se poi una plusvalenza non è stata dichiarata e pagata, perché non si è obiettato di volta in volta? La compravendita di calciatori è il momento in cui una società fa cassa. Insomma, tenersi in piedi con la vendita di biglietti e vari gadget venduti, non tende molto. Non si può pensare di guadagnare con il ticket d’ingresso di un museo del calcio.
La compravendita del “campione” è il momento del guadagno. Quindi perché non si controlla di volta in volta? Dobbiamo pensare male? Basta mandare un controllo dall’erario al limite. Si accusa la Juventus d’aver messo in piedi un sistema di Plusvalenze, ovvero di compravendite.
Calciopoli
Qui già qualcosa “puzza”, poiché si costruì la stessa impalcatura con “Calciopoli”, scoprendo poi che la Juve era del tutto innocente. Non ebbe benefici e i veri colpevoli restarono o nel limbo o prescritti. Siamo sicuri di voler rivivere lo stesso clima? Si accusa la Juve di “slealtà sportiva”, nell’aver eretto questo sistema. Entrano qui in gioco le intercettazioni. Faccio notare però che nell’affare Calciopoli, sbobinare le intercettazioni a opera di Nicola Penta non faceva che svelare lentamente l’innocenza dei bianconeri, ma solo dopo troppo tempo, quando i buoi erano già scappati per via del recito lasciato aperto.
Di una riabilitazione nel 2028 non me ne faccio niente. Oggi secondo la Procura, in una intercettazione, come “confessato” da Cherubini in una intercettazione: il vecchio DS Parati abusava di plusvalenze “artificiali”. La giustizia sportiva ha punito ancora precipitosamente; senza un processo, senza un contraddittorio, senza analizzare al dettaglio i fatti.
Plusvalenze artificiali
Soprattutto non si è spiegato o dimostrato in modo incontrovertibile, se, quando e in che modo la Juventus avrebbe avuto dei concreti benefici. Se la società Juventus ha creato delle plusvalenze, quale legge dello stato o dello sport ha violato? Non esiste una legge italiana o internazionale che vieta di fare queste compravendite. Se la Juve ha “creato”, ha invece evoluto il sistema delle compravendite.
Di fatto se una società di calcio vuole tenersi in piedi ed essere competitiva deve creare plusvalenze e fare cassa, muovere il mercato. Insomma si deve scambiare calciatori, nell’interesse soprattutto dei più giovani. Di fatto la Juventus creando plusvalenze, ovvero questa compra/vendita di calciatori non ha mai una sicurezza in mano. E’ un modo di amministrare, sbagliato forse, controproducente per i debiti, ma non influisce con il gioco in campo. Un calciatore può rompersi o può non rendere come ci si aspetta.
Cristiano Ronaldo
Quindi si rischia e chi più rischia, andrebbe guardato con occhio più benevolo. Secondo il ragionamento che sanziona sportivamente la Juve, da oggi in poi ogni calciatore dai 15 anni, dovrebbe avere un prezzo fisso sul cartellino e dovrebbe restare lo stesso fino ai 35 anni. Perché se io non posso venderlo a 50 milioni, all’età di 25 anni, nemmeno un’altra squadra può vendere un venticinquenne per 5 milioni? Insomma, per essere terra, terra, ora i calciatori non hanno un codice a barre, non c’è una cifra fissa, e se non c’è, di cosa mi si accusa? Non c’è violazione di legge, poiché non c’è un articolo del genere ad oggi. Forse c’è una lacuna normativa, forse la Juventus è volata più avanti delle altre e per coprire la “magagna”, il non essere stati capaci di prevedere situazioni del genere la si punisce?
Le plusvalenze cosa sono?
In parole povere, se non si è stati al passo con una squadra che ha vinto una carrettata di scudetti consecutivi, la si prende a fucilate per abbatterla? Direi che nel 2023 è ridicolo e miserabile. Se non c’è una legge, non c’è neanche la violazione di una legge che non esiste. Il livore, quello non lo abbiamo lasciato al 2006, si è moltiplicato per partenogenesi.
Di fatto non c’è nessun reale guadagno nel creare plusvalenze, se non il cercare di spalmare negli anni un acquisto, cercando di ammortizzarlo. In ultima analisi, abbiamo o non abbiamo il diritto di dare ad una acquisto il valore che vogliamo? Perché da oggi io potrei dire che un’altra squadra ha venduto a troppo un determinato campione e non ci vedo chiaro. Che facciamo, dubitiamo di tutti?
Slealtà sportiva – La Juventus è innocente
Un calciatore può essere in scadenza di contratto e venire a zero per vari motivi e io posso attribuirgli un grande valore. Sono libera di farlo? Possiamo anche scambiare calciatori che sono in scadenza di contratto e poi attribuirgli un valore ingente. Decido io se mi conviene e quanto rischiare. Faccio notare che Paolo Rossi con le ginocchia a pezzi, prima del mondiale dell’82 non aveva un gran valore di mercato, e invece per Bearzot, valeva oro, è chiaro? Quei lingotti, nati dai gol, danno un valore successivo che mi permette di azzardare altri acquisti. In altre parole acquisto credito, capacità contrattuale. Conta anche questo nel calcio. Questa è la plusvalenza artificiale, che di fatto è il mio potere contrattuale. E’ un azzardo che ho diritto di fare. Quindi la Plusvalenza “artificiale” fatta da molte squadre, non porta nessun tipo guadagno sicuro, ma potenziale. Mi permette di allungare dei pagamenti.
La Juventus è innocente per le plusvalenze
E’ evidente che il grande azzardo degli ultimi anni della Juve è stato Cristiano Ronaldo, che era una buona carta da giocare. Ora non è detto che creare plusvalenze porti sempre vantaggi. Ora infatti, la Juve ha molti debiti, ed è esposta economicamente. Quindi il rapporto è con l’erario, si parla di tasse e debiti, non di slealtà sportiva. Insomma è come se una donna ha un marito in bancarotta e lo punisce rifiutandosi di fare l’amore cui lui. I debiti sono una cosa, l’amore coniugale è altro. Se lo amava da ricco, lo dovrebbe amare anche se povero e indebitato. Quindi la Juve ha i conti molto, ma molto in disordine. Non ha peccato di lealtà sportiva. Mi auguro che abbia ancora qualche spicciolo per difendersi da accuse ingiuste e inesistenti.
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