Si narra che re Riccardo nelle stanze reali di palazzo Munari, da dove sovrasta l’intera vallata della Frusino, in questi giorni fatichi a prender sonno. Ed abbia così ordinato alla farmacia reale di madonna Isabella un gran carico di melatonina per riequilibrare le sue notti insonni. Il conto alla rovescia che lo porterebbe a dover scegliere la sua nuova corte corre inesorabilmente ma ancora non sono sopraggiunte idee geniali che possano sbrogliare la matassa.
In tanti, infatti, vorrebbero servire e riverire il re più da vicino, essere suoi consiglieri e gestire gli averi del reame, prendere decisioni per suo conto per non farlo affaticare troppo. In particolare nella contea Fabrateria, dove un gruppo di Fratelli è pronto a tutto pur di sovrastare altri cortigiani, conquistando quindi una maggioranza acclamata dal popolo. Tra loro c’è anche un certo Brutus, di mestiere taglia ferri, già in passato allontanato dal regno con l’accusa di cospirazione contro re Nicola. Lui vorrebbe essere l’ombra del nuovo sovrano, il suo vicario. Ma la paura di tutti è che questa sfrenata ambizione personale, che vuole portare avanti a tutti i costi anche a scapito dei fratellini minori a cui sta mancando di rispetto, non solo non rispecchia il volere del popolo e di tutti i consiglieri del re, ma pare che abbia addirittura obnubilato il taglia ferri al punto di farlo spingere così in alto solo per una prova di forza e una sua rivincita personale con re Nicola, salvo poi, come già fatto in passato, macchinare una nuova congiura per detronizzare re Riccardo e prendere il potere della tanto ambita Frusino. E successivamente allargarsi ancora, mettendo a capo delle province la guardia reale Calìgiore. Un progetto che in molti stanno tentando di far naufragare, provando in tutti i modi a far rinsavire l’imperatore, che a causa delle troppe notti insonni rischia di cadere nelle ipnotiche storie raccontategli dal senatore Massimo e perdere per sempre il suo regno, conquistato con tanta fatica e tante battaglie contro il duca Memmo.