A contendersi la poltrona del massimo scranno sono Giuseppe Cosimato, Vincenzo Iacovissi, Domenico Marzi, Riccardo Mastrangeli e Mauro Vicano
di Dario Facci
Poche ore e sapremo la verità. Cioè sapremo quello che tutti si chiedono dall’inizio della campagna elettorale e che a noi incuriosisce parecchio: la profezia ripetuta da Francesco De Angelis come un mantra e con una sicurezza che incenersisce qualsiasi superstizione si avvererà o no? Il presidente del consorzione ASI nelle vesti di dirigente di partito come non aveva indossato da diversi anni (in pubblico ovviamente) ha invocato a più non posso l’accesso al ballottaggio di Marzi. Una partita al secondo turno che, sempre secondo la profezia, vedrebbe l’avvocato imporsi sul farmacista. Una coraggiosa operazione di “esposizione del volto” sulla vicenda elettorale di Marzi che, in caso di successo porterebbe direttamente all’incoronazione di De Angelis presso troni a piacere; in caso contrario è difficile immaginare quali potrebbero essere le ripercussioni. Di una cosa si può essere certi, l’ex compagno Frenk si è voluto giocare fino in fondo al partita elettorale di Frosinone accettandone rischi questa volta difficilmente calcolabili.
Sul fronte opposto, quello di Riccardo Mastrangeli, abbiamo assistito invece a una consegna del silenzio che non ha concesso, salvo nel breve momento della diffusione di un songaggio, alcuna deroga. Non si è riusciti a cavare di bocca, ne’ da quella del candidato a sindaco del centrodestra, ne’ da quella del sindaco uscente, Nicola Ottaviani, uno straccio di pronostico sul risultato di questo confronto elettorale. Anche se fonti indirette hanno sempre parlato di una certa tranquillità aleggiante nei comitati elettorali di questi ultimi.
E Mauro Vicano? Il dottore sostenuto da partiti centristi e caparbiamente in pista per il massimo scranno per reagire fino in fondo alla condizione di sedotto e abbandonato dal centrosinistra, ci ha dichiarato che prenderebbe una decisione su chi appoggiare al ballottaggio solo dopo il primo turno e che, comunque, non si meraviglierebbe troppo se al confronto a due con Mastrangeli ci si trovasse proprio lui al posto di Memmo Marzi.
Il giovane, preparatissimo e sereno candidato dei socialisti, Vincenzo Iacovissi, ha condotto tutta la campagna elettorale all’insegna della visione del grande capoluogo, cioè basata sullo sviluppo in termini di competitività mediante la creazione di una città policentrica che possa rendere visibile soprattutto ai finanziamenti europei la rappresentanza della provincia di Frosinone, cosa impossibile con un capoluogo che possa vantare meno di cinquantamila abitanti qual è, appunto, quello ciociaro. Anche il risultato di Iacovissi, retto solo dalla lista dei socialisti, nella quale compaiono diversi brillanti giovani, incuriosisce non poco. Notoriamente Frosinone è rimasta un fortino di Schietroma e compagni e pur senza farsi illusioni o abbandonarsi a sogni di gloria uan vittoria di questa compagine sarebbe certamente quella di consolidare la propria rappresentanza in consiglio e contribuire alla costruzione di una vera alternativa laica e riformista da una posizione di forza. Una questione tutta politica si dirà. Ma viva la faccia!
In lizza c’è anche un altro avvocato, Giuseppe Cosimato, storicamente sempre considerato un esponente della destra frusinate ora si presenta con una lista civica e aspira certamente almeno nell’ingresso in Consiglio Comunale.
Le curiosità delle ultime ore sono anche condite dalle ultime battute, quelle delle fatidiche “chiusure” che i vari candidati organizzano insieme ai loro sostenitori quale estrema prova di forza.
Riccardo Mastrangeli, candidato del centrodestra, già parlamentare e negli ultimi dieci anni assessore alle finanze di Ottaviani, chiuderà come da tradizione nel quartiere Scalo. La manifestazione inizierà alle 20,30 nella piazza della stazione.
Domenico Marzi chiuderà nel piazzale di fronte alla villa comunale alle ore 21.
Mauro Vicano dalle ore 19,30 sarà in via Aldo Moro, nel piazzale di Zed per una chiudura con tutti i candidati che è stata definita informale. Dunque niente palco e, da quel che abbiamo capito, niente comizio. Vincenzo Iacovissi chiuderà in Piazza Dante Schietroma alle 18,30. Giuseppe Cosimato invece non farà alcuna chiusura ufficiale e ha dichiarato: “Utilizzaremo le ultime ore di campagna elettorale per recarci casa per casa a chiedere consenso”.