Continuano a ritmo sostenuto i lavori per la ristrutturazione e l’adeguamento degli spazi dell’ipermercato situato all’interno del centro commerciale “Le Sorgenti”, sullo stradone Asi a Frosinone.
L’attività commerciale siglata Carrefour, come è noto, lo scorso 27 marzo ha chiuso i battenti in via definitiva a causa della “cura dimagrante” che il vecchio gestore, appunto la società francese, ha imposto ai suoi punti vendita in Italia. Al posto della catena alimentare di oltralpe arriverà IperDem.
Il marchio Dem, nato circa 15 anni fa, conta 18 punti vendita, dislocati a Roma e provincia, e fa parte del Gruppo Gros-Romano Supermercati che vale circa un miliardo di euro di fatturato.
In merito, come detto, gli operai sono febbrilmente al lavoro per cercare di arrivare ad una riapertura nel minor tempo possibile, anche se la data precisa non è stata ancora definita. E in proposito sono in corso radicali interventi di adeguamento degli spazi a quello che sarà il nuovo gestore romano.
Carrefour, perdite enormi e dismissioni di personale
Intanto, il sito distribuzionemoderna.info ha pubblicato un’analisi molto dettagliata della situazione economica e aziendale del gruppo Carrefour in cui vengono rivelate le pesanti perdite che il gruppo francese ha accumulato negli ultimi anni e che l’hanno portato alla chiusura di molti punti vendita. Allo stesso tempo viene anche svelata la strategia di reimpiego e dismissione del personale.
Carrefour chiude e arriva Dem: ecco cosa è successo
“La cura di cavallo avviata dal ceo Christophe Rabatel continua. Frosinone – scrive distribuzionemoderna.info – è l’ultima tappa di una lunga serie di chiusure e cessioni di punti vendita che stanno cambiando i connotati di Carrefour. La campagna vendita ha interessato tutto il Centro nord, dalle Marche al Veneto, dalla Lombardia al Lazio.
L’ultimo accordo raggiunto in gennaio con il sindacato ha comportato la gestione di 719 esuberi, con il criterio della non opposizione a fronte di un incentivo all’esodo. E la cessione in franchising di 106 negozi della rete vendita a terzi operatori commerciali nel corso di quest’anno”.
“La cessione di un terzo della rete sta interessando soprattutto la Lombardia e il Piemonte – commenta il segretario generale aggiunto di Fisascat-Cisl, Vincenzo Dell’Orefice – Le superfici, quelle più grandi, le meno performanti, sono da sempre sul mercato, in particolare nel Lazio. Dopo l’accordo firmato sul franchising, le grandi superfici una volta cedute cambiano insegna”.
Perdite da capogiro: ora exit strategy o rilancio?
“Ma se le cessioni e il ricorso esteso al franchising non è l’exit strategy di Carrefour, è la via scelta per tamponare anni di perdite e rilanciare la società italiana. Forse l’ultima chance per convincere il ceo Alexandre Bompard a rimanere nel nostro Paese.
Nel 2020 Carrefour ha chiuso il bilancio in profondo rosso: 181 milioni di perdite che si sommano ai 186 milioni dell’esercizio precedente. Tuttavia, nel quarto trimestre del 2021 ha aumentato le vendite, a rete costante, del 2,5% a 1,17 miliardi di euro. Nel complesso, il 2021 si è chiuso con un giro d’affari, a rete costante, di 4,41 miliardi, -3% rispetto al 2020“.