Diego Brunetti ha una parlantina che se lo lasci al buffet e son finite le tartine; con la dentatura smagliante, ti fa il pizzo san gallo a tutto il tovagliato! Dopotutto stiamo parlando di un bimbo che all’asilo appena “duenne”, mentre gli altri al massimo dicevano pappa, e gorgheggiavano agguantando un biberon; riuscendo a male pena a vomitare la mela grattugiata, portando a spasso il pannolino, lui agguantava il microfono ed era già un delirio!
Diego Brunetti
Parlava fluentemente, recitava le poesie, e cantando cinguettava come un usignolo sulla spalla di San Francesco. Da lì all’Antoniano di Bologna per lo “Zecchino D’oro”, il passo è stato breve. Alla Mariele Ventre non sarà sembrato vero d’incontrare l’ugola d’oro di Rocca di Papa, mica “pizza e fichi”.

La vena artistica a Diego Brunetti non ha mai fatto difetto e sarà per quell’orecchio musicale raffinato, ma il microfono non l’ha più lasciato. Il ballo è stato il passo successivo, con il latino americano e anche in questo caso, ha iniziato a fare gare per mezza Europa; macinando suole e raggranellando premi da Madrid a Francoforte con tutto quello che ci sta in mezzo. Ad un certo punto ha anche lasciato il paese per la capitale, ma poi è tornato, essendo molto radicato e legatissimo al suo “clan familiare”.
La signora Gilda
Probabilmente diventare una star locale era nel suo destino; poiché di lui si è cominciato a parlare molto presto, sempre per via del canto e dello spettacolo che ha nel sangue. Resta indelebile la pagina Facebook “doppio danno”, in cui cavalcando la grande passione per il doppiaggio; Diego Brunetti, doppiava film famosi in modo esilarante usando il dialetto locale. La gente ha cominciato a seguirlo più da vicino, trascinata dal suo karaoke.
S’inventò anche un quiz, sempre sfruttando il dialetto rocchiciano ed è stato un crescendo costante. Diego basta guardarlo, specialmente quando sorride, brilla, è un “cuor contento”, talentuoso, empatico, generoso e darebbe l’ultimo suo centesimo per chi ha bisogno, o per far sorridere chi è triste. Tutto ciò non arriva da lontano, bensì dalla sua famiglia, che gronda amore da ogni grondaia, trasuda affetto da ogni tegola e buoni sentimenti anche dai vasi sui balconi.
Rocca di Papa
Quell’amore che anche nei momenti bui, è stato l’eredità più importante che gli ha lasciato papà Dario, un grandissimo lavoratore. Un uomo che pensava solo alla famiglia, al suo benessere e con uno schiaffo del destino; è andato via troppo presto. Per Diego è stato uno shock. Vedendo la caducità della vita, voleva vivere alla giornata. Eppure inconsapevolmente ha preso un po’ il posto del papà, restando accanto a Mamma Mirella in modo meraviglioso.

Lentamente Diego ha invece preso coscienza della grande eredità dell’educazione, senso della famiglia e responsabilità; anche lui è un grandissimo lavoratore. Poi, lentamente quel dolore ha assunto contorni diversi e la mamma è stata meglio, facendosi forza anche con le sorelle; sempre in riferimento alla forza dei legami familiari. La famiglia è rimasta unita, forte e quei valori lo hanno guidato e gli hanno permesso di tenere duro, quando al paese sono piovute critiche al vetriolo.
Celebrità locali ovvero Diego Brunetti
Lungo le vie ha iniziato a scorrere del veleno; perché come dicevamo, chi ha talento brilla e mette in ombra chi è opaco. Diego ha mantenuto la schiena dritta, ha saputo difendersi; dopotutto ha un ascendente capricorno niente male! Sapeva che il momento della riscossa sarebbe arrivato, era in ascesa e non si è guardato indietro. Alla fine ha vinto lui. Correndo come una Ferrari, non sente più nemmeno l’odore del fegato frollato di chi è rimasto indietro. L’esplosione del suo successo è stato con il personaggio della signora Gilda. Un delirio di like, cuoricini, e followers.
E’ stato in epoca #covid-19 che per tenere tutti un po’ allegri, ha iniziato le sue dirette online come Gilda. S’inspira a Mamma Mirella, ma il nome è quello della mamma di Daniele Stregapede. Sì, perché ogni talento ha un manager, che è anche PR, tecnico del suono, collaboratore impagabile e imprescindibile.
Corsi di doppiaggio
Ha delle intuizioni geniali, e senza di lui, tutto il meccanismo non andrebbe in onda. Naturalmente Daniele fa parte del “Clan Brunetti”, che te lo dico a fare! Un clan che cresce, infatti, la signora Gilda, alias Diego ha un ventricolo destro e un ventricolo sinistro; identificabili nelle nipotine Eleonora la grande e Chiara, la piccola.

Inutile dire che se vogliono una focaccia di polvere di unicorno, latte di luna, zucchero filato arcobaleno e marmellata di fiori di pesco giapponese; lui non batte ciglio. Abbiamo chiesto a Diego di parlarci della nascita di Gilda, che è un po’ magica, trasversale; amata da bambini e adulti. Tutti lo chiamano per fare delle sorprese. Lui è un po’ stupito da tanto affetto, ma dopotutto c’è sempre bisogno di qualcuno che sparga amore. Specie in un momento così delicato. Diciamoci la verità, l’Italia è fondata sulle mamme e Gilda è una “super mamma”.
Tik tok
E intanto Diego sogna, e lo fa sotto la parrucca del suo mitico personaggio. Sogna di andare alle Maldive, al caldo, ma anche di sposarsi e se lo farà saranno nozze faraoniche. E poi comincia a pensare che potrebbe diventare padre, chissà. Ad alcuni suoi paesani cascherebbe la dentiera; e chi vorrebbe perdersela una scena simile!? Intanto mamma Mirella è orgogliosa del talento del figlio, dell’uomo gentile, e amorevole che è diventato; al punto che anche per andare a fare la spesa si vuole vestire bene. Dopotutto è la mamma ispiratrice di “Gilda”! E poi arrivano sempre per chi merita delle belle soddisfazioni. Come quando lo ha chiama il sindaco per complimentarsi, perché Diego ha portato lustro e il nome di Rocca di Papa fuori dai confini locali. Niente male!
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