La signora Gilda, stereotipo della tipica mamma italiana, esilarante, divertente, simpatica; casalinga perfetta, madre apprensiva, un po’ brontolona, ha un linguaggio gustoso, ruspante, dialettale, ed è già una di noi. Insomma da un po’ di tempo imperversa sui social e “mai più senza”!
La signora Gilda
E’ lei che con i suoi video ci calamita sui social e fioccano i like e i commenti di plauso. Gilda è l’alter ego di Diego, lei paradigma della mamma un po’ ruvida, ma incrollabile; regina della casa e guai a farla arrabbiare. Così come Chaplin un giorno trovò all’improvviso una bombetta, e inventò magicamente Charlot, così Diego, come in una visione onirica, in assoluto stato di grazia, un giorno, indossando una parrucca da tre euro, e una vestaglia rossa di pile della nonna, ha creato “la signora Gilda”. E’ così che spesso nasce un personaggio, per caso; e capita che si riesca anche a dare una svolta ad una carriera e talvolta anche ad una vita intera. Gilda è un personaggio che è già un paradosso nel nome, evocando una dark lady del cinema Hollywoodiano e invece è una massaia della prolifica e paciosa e talvolta pruriginosa provincia italiana.
Tacchi a spillo
Mamma Gilda è casalinga, una donna media, dalla “leggera peluria sul viso”, ma d’altra parte, “donna pelosa, donna virtuosa”. Diego, viscerale nell’amore e nell’esprimere i sentimenti che prova verso la sua famiglia, si è ispirato davvero un po’ alla sua mamma. Perché diciamocelo, gli italiani sono un popolo di poeti, santi, navigatori e soprattutto di mammoni. La mamma che cucina, lava, stira, ogni tanto dà una strapazzata i tre figli, ma non potresti farne a meno.
Ci troviamo a Rocca di Papa, scenario da dove Gilda ogni tanto esce, e il suo nome è andato ben oltre la larga e talvolta sgangherata provincia romana. Gente ancora genuina quella delle sconfinate province del Lazio, di buon cuore e amante di uno stile di vita autentico. Gilda è un po’ tutto questo. Il successo del personaggio della mamma tipo di Rocca di Papa, fa subito pensare a Dastin Hoffman nel film Tootsie.
Tootsie
Interpretando un attore squattrinato, si salvò la carriera inventandosi un personaggio femminile non convenzionale; che però bucava lo schermo. Oppure più recente e tutto italiano, non possiamo non pensare al colpo di teatro e la genialata di Gianluca Gori, che per raggiungere la notorietà ha creato Drusilla Foer sofisticata e algida, vedova e icona di stile. Per non parlare poi di Mauro Coruzzi, alias Platinette, così strabordante, da esplodere fuori dalla radio, anche lei diva d’altri tempi.
Oppure Robin Williams che addirittura diventa la bambinaia Mrs. Doubtfire, pur di stare accanto ai suoi figli. Fantastico poi “Lethal”, uno dei personaggi più glamour di Miguel Bosè in “Tacchi a spillo”; che diventa una bionda mozzafiato. Per non parlare poi di Priscilla la regina del deserto; che fa brillare un mondo glitterato e patinato di donne fantastiche. Ma che coltivano la solidarietà femminile, anche toccando temi importanti.
Mrs. Doubtfire
Tutti questi personaggi nascono per un motivo, che è una necessità assoluta, quella di vivere, talvolta di sopravvivere e sempre di esprimere un talento; l’arte, l’amore, sì anche un amore travolgente per chi si ama, come Diego appunto. Scivolando tra i social, emerge un profilo di lui davvero interessante.
Un giovane uomo talentuoso, sensibile, intelligente, che vive in modo estroflesso una personalità poliedrica e forse non ne è consapevole fino in fondo. Come tutti gli “impersonator” che si cimentano nella recitazione, nel canto e in sketch, ha una camaleonticità spiccata. Lati sfumati di timidezza che supera con l’esuberanza e la voglia di regalare un sorriso. Guardando Diego, sembra vedere il suo cuore battere forte, balzargli nel petto, mentre in un’intervista giocherella nervosamente con un anello. Il canto e la recitazione, il travestimento, sono il suo modo di darsi agli altri e non si risparmia.
Drusilla Foer e la signora Gilda
Che questo sarebbe stato il suo destino, ovvero farsi amare dal pubblico, era scritto nelle stelle. Già perché Diego è sul serio uno di noi, è un “pesci”. Insomma, era un predestinato. Dopotutto, alcune delle personalità artistiche più incisive della musica; della letteratura e del Cinema sono proprio dei pesci e chi scrive è del “club” e può confermare. Nomi come Battisti, Lucio Dalla, Venditti, Pino Daniele, Ligabue, Umberto Tozzi, Cremonini, possono bastare? Per non parlare di Gabriele D’Annunzio, Anna Magnani, Michelangelo o Bertolucci. Passione, amore e sentimento, sono come un turbine e Diego lo sa, anzi, lo sente. Forse per l’anima dell’attore come è stato per Gialuca Gori, quando ha creato Drusilla Foer, non poteva non accadere; Gilda non poteva non esplodere. La signora Gilda è nata in epoca di pandemia, in un momento buio. E’ stata il “colpo di reni”.
Nati sotto il segno dei pesci
E’ stato il buttare il cuore oltre l’ostacolo, per sopravvivere, per rinascere a nuova vita. Non l’avrebbe mai immaginato Diego, eppure quel suo personaggio ha regalato sorrisi a chi in questo periodo aveva ben poco da ridere. I suoi video hanno strappato pagine di pandemia, hanno scacciato un po’ di paure e scolorito cattivi pensieri. Hanno asciugato lacrime, hanno fatto da collante e tanti lo seguono, lo chiamano e lo ringraziano. Perché non si può non esprimere gratitudine e benedire chi ci regala pillole di allegria, specie quando stiamo toccando il fondo, e abbiamo solo bisogno di stringerci e volerci più bene. Quindi Gilda è davvero una di noi, una che sembra non avere un verso, ma invece il suo è proprio il verso giusto! Gilda potrebbe essere una della squadra di “Pinocchio”, il programma di Radio DJ; e allora grazie Gilda e grazie Diego!
Fonte foto di copertina – Facebbok – La signora Gilda
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