Durissimo attacco all’Amministrazione Ottaviani di Frosinone da parte del consigliere comunale del Psi Gerardina Morelli. Ecco la sua nota
“Il Question time è solo una presa in giro. Le richieste avanzate dalla minoranza non sono richieste personali, sono le richieste dei cittadini costretti a vivere con le tante criticità di questa città. Più volte ho detto, e lo ribadisco, che la città è di chi la vive, non di chi amministra, e gli amministratori hanno il sacrosanto dovere di risolvere anche i problemi che pone la minoranza, uno tra questi è rendere la città più vivibile, più decorosa e meno pericolosa.
Sin dal mio rientro in Consiglio Comunale, settembre scorso, ho chiesto più volte la messa in sicurezza del sottopasso Corso Lazio – Via Puccini: nonostante le rassicurazioni, il costo esiguo per un’adeguata illuminazione e sanificazione, nonostante il sopralluogo effettuato dall’assessore e da una squadra di tecnici, a tutt’oggi il sottopasso versa ancora in condizioni pietose.
Lo stesso discorso per la segnaletica orizzontale, ormai inesistente in quasi tutta la città. Gli attraversamenti pedonali sono assenti o pericolosi, nonostante gli incidenti che si sono verificati negli ultimi mesi dell’anno appena terminato e quello dell’anno appena entrato. Giorni fa, sull’ormai malridotto attraversamento di Corso Lazio, un cittadino è caduto per un pezzo che si è distaccato dall’altro diventando una sorta di trappola. Fortunatamente, a parte il dolore iniziale, non si è fratturato il piede.
Anche in Commissione si è parlato di questo problema, riconosciuto da tutti i presenti, in primis dal presidente che ne ha preso nota. Ma nulla si è fatto”.
I marciapiedi e le strade sono diventati un pericolo pubblico: sono pieni di pietre d’inciampo, ma non quelle per la memoria storica. Si pensa alle colate di cemento di cui questa città è stracolma, al raddoppio dell’ascensore inclinato quando il primo non ha mai funzionato, alle fontane danzanti, ai monopattini e ci si è dimenticati che la manutenzione ordinaria è invece un tema centrale perché influisce su non poche variabili con ovvie ripercussioni sulla vivibilità e sulla qualità della vita.
La disattenzione nella tutela di questi ambiti che ogni giorno attraversiamo, in cui ci incontriamo e viviamo, l’abbandono a sé di tutto ciò in cui i processi cumulativi di degrado si sommano da anni, sono gli indicatori del disinteresse verso le reali esigenze dei cittadini, a partire dalla loro incolumità.
Si è dimezzato il compenso per “Solidiamo” ma si sono raddoppiati i consigli comunali mensili di cui uno non serve a nulla. Solidiamo anche verso le criticità della città!”